Qualche giorno fa, veniamo a sapere che sarebbero state esposte, per circa una settimana, le spoglie di S. Antonio nella Basilica di Padova. Pensiamo di poterci recare in visita del Santo vista la vicinanza dell'evento ma anche immediatamente pensiamo che recarci in pellegrinaggio in automobile per poi percorrere i pochi metri incolonnati sul Sagrato della Basilica, non era proprio per noi. Così decidiamo di fare a piedi L'ULTIMO CAMMINO DI S. ANTONIO da Camposanpiero a Padova, 25 Km. Questa volta però siamo in tre: c'è anche Narcisa ottima camminatrice e sorella di Piera.
Partenza alle ore 7.00 portiamo Giulia all'università poi ci dirigiamo verso Camposanpiero, qui cerchiamo i conventi Antoniani. Ci attende padre Giuseppe che ha preparato per noi le Credenziali già timbrate e un piccolo libricino per seguire il Cammino anche con la preghiera. Ci invita inoltre a visitare i luoghi Sacri: il Santuario del Noce e il Santuario della Visione. Antonio si recava spesso a Camposampiero per meditare e studiare le Sacre Scritture restando per giorni sopra una piattaforma costruita sul Noce. Dopo la visita: PARTENZA alle ore 10,00 circa!
Usciti da Camposampiero costeggiamo un argine del Torrente Muson che ci accompagnerà fino alla periferia di Padova. Attraversiamo piccoli paesi, zone rurali, zone industriali e molti campi coltivati. Fa molto freddo ma un pallido sole e la camminata veloce ci danno un poco di calore, si cammina quasi sempre in silenzio e anche l'ambiente intorno è molto silenzioso.
Due o tre pause ci ridanno un po' di energia, ci fermiamo a Campodarsego e a Cadoneghe poi dopo 20 km arriviamo all'Arcella, qui nuova pausa. Ci accoglie il frate Priore e con molta disponibilità ci fa visitare la Chiesa del Convento Antoniano dove mori' S. Antonio.
Timbro sulla credenziale, nuovo riposino e merenda, poi via per l'ultimo tratto di 5 km fino alla Basilica.
Ora non percorriamo più argini e non attraversiamo più campagne e piccoli paesi, ma siamo nella periferia di Padova, strade trafficate, lunghi viali pieni di case che non finiscono mai.Lentamente però ci avviciniamo al centro, bei palazzi antichi ora fanno da corona alla strada, passiamo da porta Molina da dove il Santo è entrato per il suo ultimo ritorno al piccolo conventino di Padova dedicato alla Madonna. Passano 5 giorni, dalla sua morte, prima che vengano celebrati i funerali perché i frati dell'Arcella volevano tenere il corpo del Santo nel luogo della sua morte.
Dopo esattamente 25 km arriviamo alla Basilica, fuori sul sagrato alcune transenne regolano la fila non lunga dei visitatori. Tutti in silenzio aspettano il loro turno d'entrata, noi siamo un po' stanchi ma impieghiamo poco tempo per entrare. Il flusso dei Pellegrini è più lento all'interno della Chiesa, tutti partecipano al Rosario che si sta recitando. Lentamente la larga fila si assottiglia fino ad arrivare davanti alle spoglie del Santo uno alla volta. All' improvviso e in maniera inaspettata vediamo la teca di vetro, dentro si notano le ossa scure del Santo, dello stesso colore del suo saio. Solo un giro intorno alla piccola teca, lungo e breve nello stesso momento.
Finita la visita alle spoglie, in una cappella laterale, un frate impartisce a noi e a tanti altri pellegrini una benedizione beneaugurante, annaffiata con abbondante Acqua Santa. Subito dopo nell'ufficio del pellegrino ci pongono l'ultimo timbro sulla Credenziale e ci rilasciano la Cartula Speciale di avvenuto pellegrinaggio in occasione dell'esposizione delle spoglie di S. Antonio. Usciamo dalla Basilica e ci incamminiamo per ritornare alla stazione ferroviaria, qui prendiamo il treno che ci riporta a Camposanpiero dove recuperiamo l'auto per tornare a Sottomarina.