venerdì 18 luglio 2014

3ª tappa 35 km RONCISVALLE - ZABALDICA 17-7-2014 giovedì

Oggi poche notizie, penso arriveranno successivamente, racconterò quello che sono riuscita a sapere.
Prima parte di Cammino circa 20 km arrivano a Zubiri, piccolo paese ma con un bel ponte in stile Romanico.
Piccolo riposo e pranzo con tortilla española poi si prosegue....
Poi altre notizie arrivano alle 19:20 
Percorsi in tutto 35 km arrivati alle 16 (ma non si sa dove), alloggiati in un convento di suore, già stati a messa dove ai nostri prodi hanno fatto suonare la campana, segue cena comunitaria. 
In Navarra la temperatura è alta, 40º e Leo non riesce a farmi arrivare notizie più dettagliate. 
La sera precedente, a Roncisvalle, c'è stata anche la messa e la benedizione dei pellegrini per inizio Cammino, una bella e semplice cerimonia, era presente anche il Maltese orgoglioso del Cammino che stava facendo. 
Per concludere la serata altro momento di preghiera con le suore per le orazioni della sera. 
Anche Carlo è stracontento di questa esperienza, solo che voleva fare un bagno nel fiume, invece ci sono le orazioni......CONTINUA....ECCO AGGIORNAMENTI
LEO RACCONTA: "Sveglia 5:30 partenza 6:14. Partenza poco prima dell'alba perché qui siamo più ad ovest e l'alba è alle 6:30 circa, non c'è bisogno di pila si vede sufficientemente bene. Non abbiamo una metà finale per questa giornata andiamo dove ci porta il cuore ma soprattutto le gambe.
Decidiamo di fare colazione al primo bar aperto. A Burguete, villaggio Navarro, ci fermiamo per zumo de naranja, café cortado y bocadillo de tortilla, desayuno mucho español. 
                                                 
Continuiamo il cammino fra pascoli di mucche e colline più basse del giorno precedente alternandoli con villaggi Navarri dalle tipiche case.
                                  
                                                  
Vediamo un campo dove si gioca il fronton, la pelota basca. Parlo molto con Robert di Malta che non ne poteva più dell'ufficio dove lavorava e si è licenziato, il Cammino gli serve per riflettere sul suo futuro. Isabella di Vicenza ci sorpassa senza quasi salutarci con passo doppio del nostro, ma Carlo non ci sta, ci teniamo a dovuta distanza e alla prima salita ce la cuciniamo a fuoco lento. Ormai domata, la signora ci dice che corre anche lei, doveva venire anche il marito che però si è procurato una distorsione così è venuta da sola, è la terza volta che fa il Cammino. Facciamo una pausa per lasciare andare questa signora che anche se domata va troppo di fretta e altrimenti diventa una gara. Arriviamo a Zubiri 22km facciamo una pausa per il pranzo.
                                          
Foto sugli antichi Menir, esageriamo con la birra, mangiamo squisite tortillas, una di carne e una di pesce. Decidiamo di proseguire, sono le 12 ma non facciamo i conti con il sole che si fa cocente: 40° in Navarra!!! Superiamo una immensa fabbrica di magnesio e camminiamo su e giù per le colline e arriviamo molto accaldati a Larrassoana 27km. Dopo un zumo de piña e il sello decidiamo di riprendere il cammino seguendo il corso del fiume Arga. Più avanti ci rinfreschiamo vicino ad una cascata, nelle vicinanze si può anche fare il bagno, io dico a Carlo  di arrivare prima all'albergue, ma complice una impegnativa salita non se ne fá niente e Carlo non me lo perdona.
Anche oggi esperienza religiosa, due professoresse francesi che insegnano spagnolo, ci accolgono. Siamo alloggiati in una chiesa antica gestita da Suore della Sacra Famiglia che hanno questo programma: messa alle 18:30, cena alle 19:30, incontro con i pellegrini alle 20:30. 
                                   
Facciamo i bravi e partecipiamo a tutti i momenti religiosi e conosciamo altri due pellegrini italiani: Delia di Molfetta e Roberto di Bitonto entrambi insegnanti di scuola alberghiera. Costituiamo con loro  un gruppo, una sorta di compagnia dell'anello. Un pellegrino suona la campana della torre, una specie di coprifuoco. Conosciamo anche Eric, giovane ingegnere francese di Grenoble, lui è partito da Le Puy en 
Velay nel Massiccio Centrale, già percorsi 800 km."
                                             
                                                                     
...Buen Camino...Piera

mercoledì 16 luglio 2014

2ª tappa 20 km HUNTTO - RONCISVALLE

Oggi tappa molto impegnativa, i compagni di viaggio dovranno testare zaini, forza e resistenza fisica.

LEO RACCONTA: "Sveglia alle 6:30 partenza 7:30 subito incontriamo dei pellegrini, nel Cammino ci sono molti italiani tra cui Angelo di Reggio Emilia che lascia a casa la moglie per portare la madre Dora; Suor Roberta da Verona che indossa le vesti da suora, io un po' la sgrido perché in questo modo faticherà il doppio, ma lei sorride e continua con il suo passo lento; Robert da Malta che percorreva tutta l'isola, 26 km, per allenarsi.
La strada sale molto ripida superiamo tutti o quasi, Carlo è incontenibile, sale veloce nonostante lo zainone, non riesco a frenarlo! Per fortuna c'è la statua della Madonna dei Paesi Baschi che mi salva, ci fermiamo per una pausa...Il paesaggio pirenaico è stupendo come stupenda è la giornata, panorami francesi e subito dopo panorami spagnoli.
  
                                       
Arriviamo alla Fonte di Orlando, qui ci fu la famosa battaglia contro i Baschi, facciamo uno spuntino e riempiamo le borracce con la freschissima acqua della fonte.
Siamo a metà tappa 11º km entriamo in Navarra. In Francia grandi pascoli con greggi di pecore e cavalli allo stato semi brado, in Navarra faggete e abetaie. 
                            
                                      
Saliamo ancora fino a 1400 m di altitudine e vediamo Roncisvalle dall'alto. Manca poco, decidiamo di riposare distendendoci all'ombra di un faggio, con lo zaino come cuscino. Ne approffitto per mandare a Vladimiro, fresco di cammino, messaggi gastronomici. Scegliamo la discesa più facile (bajada facil) per arrivare a Roncisvalle dopo 20 km e 5h e 30 minuti di cammino.
Con SORPRESA scopro che la Collegiale del 1000, dove dormivano i pellegrini anche 100 in un solo stanzone, è stata chiusa e sostituita con un albergue più moderno, con stanzette da 4 letti e strutture nuovissime. Si paga 10€ prima erano 6€, questo è male per la tradizione ma meglio per la comodità.
Terminiamo l'infinito panino che ci portiamo da Huntto e ci scoliamo la nostra meritata birra.
Nel pomeriggio visitiamo il museo di Roncisvalle, tra le cose viste c'è la SCACCHIERA di Carlo Magno, 8x7 improbabile giocassero a scacchi, e il Silo di Carlo Magno con le ossa dei paladini morti nella battaglia che il Re Franco fece contro i Baschi o i Mori o entrambi in cui morì Orlando, ma in realtà si tratta di pellegrini morti nel Cammino.
                 
Cena alle 19 con paella e anatra e un po' di vino tutto a 9€. 
Comincia anche la parte religiosa, alle 20 messa con il vescovo (obispo) con benedizione speciale dei pellegrini in partenza e provenienti da molti paesi del mondo tra i quali Giappone, Malta, Corea, Bielorussia, Cile, Australia.
Il vescovo molto simpatico scambia una parola con tutti e con noi si rivolge in italiano e dice che a Venezia c'è la gondola ma c'é anche la vongola e ci consola dicendo che la Spagna e l'Italia sono state entrambe eliminate dal mondiale, noi però ribadiamo che gli spagnoli un po' prima.....
                                                                              
                                                
Termina la giornata a domani."

¡Buen Camino Peregrinos!

martedì 15 luglio 2014

1ª tappa BORDEAUX - S. JEAN - HUNTTO

¡Hola! Giorno di trasferimento e inizio Cammino per Leo e Carlo.
LEO RACCONTA: "Sveglia alle 6:50 questa mattina treno per Bayonne, un'ora dopo colazione con cannelé, dolce tipico di Bordeaux. Il treno era vecchissimo e affollatissimo, sembravamo dei deportati. A Bayonne c'è il cambio, qui facciamo giusto in tempo a visitare la Cattedrale gotica.
Il treno per Saint Jean é migliore si respira l'aria giusta, a metà tragitto trasbordo in autobus fino a S. Jean, arriviamo all'Officina del Peregrino alle 12:30 dove ci danno varie indicazioni utili e ci metteranno il primo "sello" sulla Credenziale, il sello della partenza. 
Pranzo frugale, Carlo brontola, ma alle 14:30 partiamo un po' emozionati dalla Porta di Spagna, sotto un inaspettato sole cocente. 
FALSA PARTENZA!!! GPS non prende, quando funziona inciampo sul marciapiede rischiando una distorsione dopo un secondo di Cammino, un record!
                          
        
Questa tappa é praticamente un prologo, sono 5 km di salita impegnativa sotto un sole cocente e arriviamo alla fattoria di Hunto non troppo stanchi ma fradici di sudore, qui alloggeremo per la notte.
Panorama bellissimo, facciamo anche il bucato! Ci riposiamo godendoci il sole e la tranquillità del posto.
A cena siamo in 9 ma solo noi due facciamo il cammino, conosciamo Nicole super nonna di Saint Jean che é assieme ai suoi nipoti entrambi di 18 anni lei accoglie i pellegrini nell'ufficio del pellegrino a S. Jean. È una donna simpatica e vulcanica, dispensa battute a tutti incoraggiandoci ad affrontare il Cammino. La cena è ottima: avocados con superbo patè di tonno, pollo e patate alla basca e un elaborato dolce molto raffinato accompagnato con vino Moscatel e rosso della casa."

A domani dopo l'impegnativa prima tappa. ¡Ulteya!

lunedì 14 luglio 2014

SI RIPARTE.....

Oggi Leo è ripartito, ha ripreso lo zaino e arriverà ancora una volta a Santiago de Compostela, ma con un nuovo compagno di viaggio: Carlo un eccezionale sportivo e maratoneta di quasi 77 anni che, un anno fa, ha iniziato ad avere il desiderio di percorrere il Cammino. 
Da Bologna hanno preso l'aereo per Bordeaux, passeranno lì la notte della "Presa della Bastiglia" girando  fra localini ed enoteche per l'assaggio dei vini locali.
Domani riprenderanno il viaggio in treno per raggiungere S. Jean Pied de Port, nei Pirenei francesi, punto di partenza del cammino francese.
                                            
                       
                                      
                                           

LEO RACCONTA: "stiamo girando per la città, i locali e i ristoranti sono strapieni, un sacco di gente è in coda, noi ci siamo rifugiati in un ristorante spagnolo "DOS HERMANOS" e ordiniamo una paella. I gestori sono anziani e lentissimi, solo dopo mezz'ora arrivano le posate, ma osservando meglio in giro incredibilmente scopriamo che nel ristorante ci sono foto e quadri sul Camino de Santiago....segno del destino. Arriva la sospirata paella, buona, buona, buona, ma.....giudicate un po' anche voi!!!"

                            

Buon appetito Carlo!
"Dopo aver svuotato una bottiglia di Bordeaux e un chupito (bicchierino di liquore) di benvenuto vediamo degli orrendi fuochi d'artificio seguiti da una immensa folla, rivalutando alla grande i nostri. 
A domani, il Cammino inizia!!!"

Pierache da casa li seguirà. Ultreya!

domenica 21 agosto 2011

Viaggio a Santiago per l'Anno Santo Compostellano

Nel 2010 il nostro cammino ci ha portato in Francia fino a Le Puy, ma essendo questo, Anno Santo Compostellano, decidiamo di recarci comunque a Santiago per la Visita alla Tomba dell' Apostolo passando per la Porta Santa che viene aperta solo in questa occasione. Arriviamo con l'aereo a Santiago dopo uno scalo a Barcellona. All'aeroporto di Lavacolla un gran via vai di turisti e pellegrini ci rimanda al clima del Cammino. Un autobus ci porta a Santiago in un percorso parallelo all'ultima tappa del Cammino Francese, rivediamo il paesino di Lavacolla, il Monte Gozo...e vari pellegrini a piedi in prossimità della meta, condividiamo con partecipazione la loro fatica. Ci emozioniamo. Arriviamo alla nostra solita piccola pensione "O Patron" vicinissima alla Piazza Obradoiro e all'ombra del "Parador" http://www.parador.es/es/tratarFichaParadorCabecera.do?parador=103 . Il clima come al solito è buono, ventilato e fresco ,si sta bene. Ci accorgiamo subito che i controlli e la vigilanza della Polizia sono molto frequenti, anche per entrare in Cattedrale bisogna superare un controllo, niente zaini e borse. Questo ci disturba un po' e ci fa venire in mente il nostro primo arrivo, nel 2006, quando siamo entrati in Cattedrale con i grandi zaini del Cammino in piena libertà. D'altra parte, è comprensibile tutto questo controllo visto il grande afflusso di persone, gruppi e pellegrini provenienti da tutto il mondo. Non abbiamo mai visto Santiago così affollata! Infatti la fila per accedere alla Porta Santa è lunghissima e copre il perimetro della Piazza della Quintana e oltre. Anche all'interno della Cattedrale ci sono dei percorsi obbligati da seguire, si può assistere alla S. Messa ma non accedere alla zona della Tomba di S. Giacomo, a questa si può entrare solo dalla Porta Santa. Notiamo che le messe per i pellegrini che hanno fatto il cammino sono raddoppiate e anche l'accoglienza a supporto è necessariamente migliorata e rafforzata. Nella Piazza della Cattedrale, attorno al Km ZERO, è sempre pieno di giovani pellegrini, stanchi ma felici, per il compimento del Cammino. In questi 4 giorni di tanto in tanto ripassiamo nei pressi della Porta Santa per vedere la lunghezza della coda, approffittiamo di un momento di minore afflusso per entrare, ma arrivato il nostro turno il funzionario chiude l'accesso per limite orario e ci invita a tornare il giorno seguente. Ne segue una piccola discussione sull'oppurtunità o meno di tagliare la coda senza preavviso. Così l'indomani di buon mattino riprendiamo la nostra coda, per fortuna non lunga e compiamo il rito dell'Anno Santo: attraversamento della Porta Santa, Abbraccio della Statua dell'Apostolo e visita alla Tomba di S. Giacomo e dei suoi due discepoli con esso tumulati, Teodoro e Atanasio. In questi giorni abbiamo girato per Santiago visitando varie chiese, monasteri e musei non ancora visti perchè dopo i cammini mancava l'energia e il desiderio per questo tipo di visite e abbiamo trovato la città ricca di cose belle da vedere.
Infine e non per ultimo, abbiamo approffittato della cucina Gallega che un po' ci mancava, dalla colazione con "churros y chocolate", al pranzo con "churrascada" di carne e infine "pulpo" e "mariscada".

domenica 17 luglio 2011

Cluny

Dopo il Cammino Gebennensis e prima di ritornare verso casa da Ginevra decidiamo di fare un ultimo viaggio, ci rechiamo in Borgogna nel centro della Francia e precisamente a Cluny http://www.ilturista.info/guide.php?cat1=4&cat2=2&cat3=14&cat4=2&lan=ita . Cittadella che nel nostro immaginario, richiamava alla memoria, antichi Monasteri, Monaci Medioevali, misteriosi Chiostri, Corti Benedettine e grandiose Abbazie.
Il viaggio da Ginevra è scorrevole, le autostrade sono buone e poco trafficate e il caldo sta per finire. Arriviamo a Cluny in tarda mattinata e alloggiamo in un posto molto bello, era una antica fabbrica di ceramiche "Le Potin Gourmand" ora adattata ad hotel e ristorante, ma che mantiene intatta la sua struttura originale e il suo antico fascino. Le stanze confortevoli e ampie hanno nomi esotici, la nostra è la Stanza Bizantina.



Dopo esserci sistemati, prendiamo le prime informazioni e decidiamo di visitare subito il Grande Complesso Clunicense con Convento, Chiostro e Abbazia.
Il paese è bello, conserva tutto il fascino antico con le tipiche costruzioni francesi, tetti delle case e campanili delle chiese. Si entra in una grande piazza e da lì accediamo all'imponente complesso speranzosi di vedere belle cose. All'interno c'è tutta una sezione storica e la ricostruzione di modellini di cui al momento non capiamo molto, ci avventuriamo per vedere i chiostri uno piccolo più antico e ben conservato e uno grande in via di restauro, rimaneggiato più volte e ora sede di un istituto superiore (!?!?!?) non molto ben conservato. Giriamo e rigiriamo un po' sconcertati, vediamo alcune piccole parti di una chiesa, ma non troviamo l'Abbazia che quando era al massimo dello splendore era la chiesa più grande della Cristianità.


Giriamo e chiediamo ma ci rimandano ai pochi resti di un transetto che avevamo già visto, allora capiamo!!!! La Chiesa non c'è, ci sono solo pochi resti che fanno solo capire la grandiosità passata.

Rileggendo meglio la storia: dopo la rivoluzione francese la chiesa abbandonata venne smantellata pezzo a pezzo e venduta dagli abitanti del posto, quindi ora ci sono solo pochi resti e molte ricostruzioni in modellino. Altre parti rimaste intatte sono 2 campanili dei 5 in origine belli e imponenti e sono il simbolo di Cluny. Molto belli anche il parco, situato dietro all'Abbazia "fantasma" e il museo, con numerosi resti originali e libri antichi prodotti dai monaci amanuensi. Pregevole la ricostruzione del Monastero sia con modellini e sia con l'ausilio di immagini virtuali ottenute dal computer.


Il centro storico di Cluny è abbastanza tranquillo, pulito, piacevole da visitare e ricco di altre Chiese e costruzioni storiche.


Estate 2011

Ciao Ciao! Hola! Salut! e.....Bon Dia!

a tutti gli amici, i parenti e i vari conoscenti! Quest'anno purtroppo, niente Cammini, la schiena di Piera dopo le faticate in Francia non sta bene, quindi vacanze tranquille, questa volta per gli scacchi, Leo farà un Torneo Internazionale nel Principato di Andorra.

Torniamo però un po' indietro, ci sono due appendici al viaggio dello scorso anno che non abbiamo aggiunto al blog:

- visita a CLUNY

- viaggio a Santiago per onorare l'ANNO SANTO COMPOSTELLANO.

Racconteremo un po' di queste due visite e poi parleremo di Andorra posto alquanto sorprendente.

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