lunedì 4 agosto 2008

Gli 800 km di Leonildo Mosca e consorte

Dal sito http://www.cavallimarini.it/
Gli 800 km di Leonildo Mosca e consorte
Leonildo Mosca, atleta dei Cavalli Marini, assieme alla moglie Pierangela Boscolo ha percoso interamente a piedi gli 800 km del pellegrinaggio di Santiago de Compostela durante il mese di luglio. I due hanno impiegato 31 giorni per arrivare al celebre santuario, percorrendo una media di 25 km al giorno.
Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui è la tomba di San Giacomo apostolo.
Le strade francesi e spagnole che compongono l’itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Oltre al significato religioso, per i coniugi il pellegrinaggio ha rappresentato un gesto atletico di tutto rispetto.

Link diretto alla notizia.

venerdì 1 agosto 2008

Da Rua a Santiago de Compostela

21 km.
Partenza alle 5,50 ma per l'ennesima volta dimentico le racchette e si riparte alle 6.
Il tempo è bello, l'aria è fresca si cammina con facilità. Entriamo nel bosco ed è ancora buio, usiamo le pile.
Ritroviamo gli scout di Sommacampagna e dopo la prima salita il volo di un aereo, che non vediamo per la nebbia galiziana, ci ricorda che siamo vicini all'aeroporto di Santiago. Sara e Mauro (aostani) ci aspettano al bar più vicino. Avevamo cominciato il cammino insieme, poi ci eravamo persi di vista a Estella, adesso è molto bello arrivare insieme a Santiago. Ci manca l'ultima salita, il famoso Monte Gozo (monte della gioia). In breve arriviamo sopra il monte, ci sembra una passeggiata rispetto a due anni fa. Dall'alto vediamo Santiago!


Facciamo la discesa e incominciamo a percorrere la periferia e i quartieri moderni di Santiago. Superata la "Porta del Cammino" entriamo nel centro storico. Percorriamo le vie antiche ed eleganti e attraverso un portico entriamo, pieni di emozione e commozione, nella piazza Obradoiro. Davanti a noi la Cattedrale e al centro della piazza il Km 0.

A terra gli zaini, via scarpe e calzetti e foto per ricordare l'impresa!


Ci sdraiamo per terra ancora increduli ignorando i numerosi turisti di giornata che ci osservavano divertiti e ammiriamo la Cattedrale. Sono le 11,30. Riusciamo ad alloggiare vicino alla Cattedrale, andiamo alla messa del pellegrino alle 12,00 dove ritroviamo molte persone incontrate durante il cammino, in particolare Don Dino un giovane prete di Ascoli. Alla fine della Messa ci gustiamo il rito del Botafumeiro, il più grande turibolo del mondo.
Al pomeriggio ritiro della Compostela nella Oficina del Peregrino. Serata in attesa della Tuna con altri pellegrini spagnoli, poi dalle 22,00 canzoni e danze con la Tuna di universitari di Santiago. Grande esibizione di Sara anche lei appartenente alla Tuna di Torino.

Ci sembra ancora impossibile: 800 km in 33 giorni. In fondo non è stato molto difficile!
Un caro saluto a tutti, ULTREYA!

giovedì 31 luglio 2008

Da Arzua a Rua

17 km
Partenza alle 6,15 dopo aver fatto una bella colazione, è ancora buio usiamo le pile. All'uscita del paese incontriamo 3 spagnoli, padre, madre, figlio e facciamo un tratto di strada insieme tra i boschi. Il padre in realtà è un hobbit: alto mezzo uomo, molto grosso, porta un enorme zaino e si aiuta con un lungo bastone con appesa una borraccia che in realtà è una bottiglia di plastica e sopra il bastone c'è un corno di toro. In fronte ha la pila, è sempre in movimento, non si ferma un attimo e quando piove ricopre il tutto con una mimetica militare, ma quando c'è il sole sulla fronte compare una fascia-fazzoletto a mo' di Federer. Purtroppo arriviamo ad una pietra miliare che indica due direzioni opposte <---> non sappiamo quale direzione prendere. La famiglia si divide e noi seguiamo la moglie e il figlio, ma ahimè è la strada sbagliata. Facciamo 1-2 km in più sulla strada ma ben presto ritroviamo il sentiero del cammino. Poco dopo troviamo i francesi e di lì a poco incomincia anche a piovigginare.
Camminiamo ancora, ma poi bisogna ripararsi e tiriamo fuori le mantelline cerate. Il vento aumenta, ma col fresco si cammina bene. In uno dei tanti boschi ritroviamo il gruppo di francesi tutti riuniti e fermi come aspettassero qualcosa ... forse il pullman? Cammina cammina... la pioggia si fa sempre più copiosa e i sentieri si stanno infangando. Vediamo alcune cose antipatiche: taxi pieni di zaini, persone che salgono nelle auto d'appoggio. Ma nonostante tutto molti pellegrini continuavano sotto la pioggia battente fino alla meta.
Noi, ben bagnati, ci fermiamo a Rua, le caviglie fanno un po' male così preferiamo riposare. Oggi al ristorante che ben conosciamo, prendiamo una succulenta paella di marisco + pulpo. Nel pomeriggio inoltrato ritorna il sole e arriva la notizia che gli amici di Aosta sono al paese vicino, domani ci rivedremo.

mercoledì 30 luglio 2008

Da Palas del Rei ad Arzua

29 km
Partenza alle 5,45 in Spagna è ancora buio e usiamo le pile per circa 1 ora. Facciamo 15 km senza mai fermarci tra oscuri boschi (per il buio) e piccole borgate, per arrivare a Melide città del pulpo. Ma vista l'ora presta, 9,15, optiamo per churro y chocolate, colazione prelibata e ricca di energia, alla spagnola. Dopo la visita alla chiesa del paese, per "sellar" la credenziale, ci rimettiamo in cammino per Ribaiso.
I boschi di eucalipto sono sempre più frequenti e attraversandoli si respira l'odore mentolato tipico di questi alberi; un paio di salite brevi ma dure ci portano a Ribaiso, in questo tratto incontriamo alcuni gruppi di scout tra cui uno di Verona e uno di Reggio Calabria. Arrivati a Ribaiso decidiamo di proseguire perché questo albergue è molto affollato. Un'altra breve salita e arriviamo ad Arzua, punto d'incontro tra il Cammino del Nord o della Costa e il nostro Cammino Francese.
Alloggiamo in un albergue-pensione e al ristorante Teodora prendiamo un chuleton con patatine (tipo fiorentina). La sera a messa ritroviamo un gruppo di anziani francesi che fanno il cammino, ma non sappiamo in realtà quanto camminino perché ogni tanto ci sono sui sentieri ma poco dopo non ci sono più.

martedì 29 luglio 2008

Da Portomarin a Palas del Rei

24 Km.
Partiamo alle 6, è buio e c'è fitta nebbia. Le pile ci aiutano molto, entriamo subito in un fitto bosco ma il sentiero è largo. E' tutto un susseguirsi di salite e discese molto dolci e alla fine la tappa ci è sembrata quasi riposante. Alloggiamo ancora in una pensione, ormai evitiamo gli albergue troppo affollati di gruppi chiassosi.
Palas del Rei non è bella e non ha centro storico. Speriamo si mangi bene, ve lo sapremo dire.

lunedì 28 luglio 2008

Da Sarria a Portomarin

22 km
Ieri all'albergue di Sarria, molto carino, camerata da 16 persone, 2 russavano moltissimo tutti i giovani cercavano di farli smettere con versi vari ma non c'era niente da fare. Piera ha preso il suo sacco a pelo ed è andata in corridoio a dormire in un divanetto.

Partenza ore 7 perché non abbiamo sentito la sveglia, abbiamo salutato Claudio che cominciava un tratto del cammino del nord di 400 km partendo da Oviedo. Prendiamo subito una strada fra le colline piena di boschi e campi coltivati. Incontriamo una coppia di amici brasiliani che hanno dormito all'aperto perché l'unico albergue di Barbadelo era strapieno. La tappa è un continuo saliscendi, il tempo è fresco e strada facendo incontriamo nuove persone, scout veronesi e romani.A Sarria mancano 110 km a Santiago (minimo per la compostela) e tutti i gruppi partono da qui perché avranno la Compostela del pellegrino. Sembrano molto lontane le giornate di silenzio e di pace vissute fin qui, l'atmosfera sta diventando quella di una gita domenicale o dei campi scuola parrocchiali con tutto un vociare. Tutto questo ci disturba un po', pero' conosciamo anche gente simpatica, ad esempio Elena, un avvocato di Torino che ha lasciato marito e 2 figli per fare il cammino da S. Jean. Arriviamo a Portomarin e alloggiamo nella stessa pensione di 2 anni fa. Aspettiamo la messa nella impressionante chiesa-fortezza ma il cura non si fa vedere.

domenica 27 luglio 2008

Da Triacastela a Sarria

Almeno 23 km.
Partenza alle 6,30 ritroviamo per la prima volta la nebbia, tipica delle mattinate Galiziane. Decidiamo di percorrere la via di Samos per vedere il Monastero. Poco dopo la strada si inoltra fra le colline, la nebbia si alza e lascia vedere uno spettacolo naturale che in Italia non vediamo più. Boschi con alberi secolari, ruscelli e acque limpide che scorrono, uccelli che cantano, fiori dai molti colori, poche case di pietra e tanto silenzio. Arriviamo a Samos da soli, la vediamo dall'alto, il paesino è dominato da un grandioso complesso formato dalla chiesa, il chiostro (il più grande di Spagna), e il convento che ospita anche i pellegrini. Possiamo visitare solo la chiesa.
La seconda parte del percorso per arrivare a Sarria è ugualmente bello, ma i suoi molti saliscendi ci tagliano le gambe e ci stancano, tanto da farci sembrare molti di più i km per arrivare a Sarria.
Qui incontriamo Claudio, un amico Italiano di Trento che ha già fatto molti cammini, trascorriamo il pomeriggio e la sera insieme.

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