giovedì 23 luglio 2009

Da Berducedo a Grandas de Salime

6^ Tappa: Km 20
Sveglia alle 6,00, ma già alcuni pellegrini sono pronti per uscire, restiamo ancora un poco a letto, tanto la giornata sarà fresca. Appena ci alziamo guardiamo il tempo fuori dalla finestra: c'è una tormenta, pioggia e vento forte. Si discute, uno vorrebbe partire lo stesso, l'altra no, intanto ci prepariamo e andiamo al vicino bar a fare la colazione con calma. Il tempo passa arriviamo al compromesso di fare la tappa sulla strada invece che sul sentiero così che ci sentiamo più sicuri per le scarpe e il fango che potremmo trovare. Aspettando e chidendo informazioni il tempo passa e passa fortunatamente anche la pioggia. Scendiamo per la carretera insieme ad un gruppo di giovani che come noi hanno scelto la strada. Fa freddo ma non piove, è una lunghissima discesa agevole da camminare, teniamo una buona andatura, oltre il ciglio della strada panorami stupendi, il traffico è ridottissimo.










Arriviamo nel fondovalle dove c'è un embalse: bacino idrico artificiale, spettaccolare e bello anche se per farlo hanno sommerso 12 piccoli borghi.













Come capita sovente il bar è chiuso, una pausita ai piedi del lago e poi ricomincia una ripida salita per arrivare alla meta: Grandas. A tratti riprende a piovere ma mai con intensità, sovente facciamo piccole pause e arriviamo a Grandas alle 13,00. L'albergue come al solito è piccolo, andiamo in una pensione consigliata dalla guida solo che ora è diventata hotel, costa un po' di più, ma va bene.


A sera visitiamo un po' il paese: bella Collegiata, il museo purtroppo chiude presto, un po' di mail e poi ci incontriamo con gli altri pellegrini anche loro alloggiati a Grandas.
Buenas Tarde! ULTREYA!

mercoledì 22 luglio 2009

Da Pola de Allande a Berducedo

5^ Tappa, Km 16.
E' la giornata dell'incertezza, la meta di questa tappa non ha hotel o pensioni private, c'è un solo albergue del pellegrino con pochi posti disponibili e sappiamo che sarà preso d'assalto dai gruppi di scouts. E' un serio problema, decidiamo che se non troveremo alloggio salteremo una tappa andando in autobus al paese successivo che si trova 20 Km più avanti. Oggi dobbiamo valicare el Puerto de Palo, la cima Coppi di questo cammino, una tappa molto dura, quindi importante partire molto presto ma il padrone ci imprigiona all'hostal e solo alle 7,30 possiamo uscire.


Il cammino prosegue per un sentiero parallelo alla strada asfaltata, noi scegliamo di seguire quest'ultima per 3 Km per poi ricongiungerci al sentiero, ma non riusciamo a trovarlo così gran parte della salita la facciamo sulla carretera. Quando ritroviamo il sentiero comincia a piovere di brutto, ci attrezziamo con le mantelline e arriviamo a Puerto de Palo (1146 m) tra pioggia, nuvoloni bassi e grandi folate di vento. Sembra di essere dentro ad una immagine biblica. All'improvviso davanti a noi, un gruppo di cavalli allo stato brado attraversa il passo al gran galoppo: bellissimo! Piove e fa freddo, cominciamo la discesa sul sentiero pioggia e vento non ci danno tregua per 3 ore.


A Berducedo, incredibilmente ci sono ancora 2 letti liberi nell'albergue, è una grande fortuna! Una doccia calda ci conforta e riposiamo. Conosciamo un poco di pellegrini e parliamo spagnolo. Ultima sfortuna non ci sono ristoranti aperti alla sera, solo panini. Prevedono ancora pioggia per domani, anzi Allerta pioggie nelle Asturie: non sappiamo cosa faremo domani. Vedremo.
¡Hasta Pronto!

Ritorno a Santiago

Dal sito www.cavallimarini.it
Ritorno a Santiago
Pierangela e Leonildo sono ritornati di nuovo nel cammino verso Santiago, questa volta partendo da Oviedo. Per chi volesse salutarli questo è il loro blog: pierayleoincammino.blogspot.com
Link diretto alla notizia.

martedì 21 luglio 2009

Da Tineo a Pola de Allande

4^ Tappa, Km 26.
Ci prepariamo nel giardino dell'albergue ancora al buio, dentro è tutto un brulichio di persone, lucette, scricchiolii di sacchetti per la preparazione degli zaini. Colazione a base di frutta con caffè al primo bar. Cominciamo il cammino, dobbiamo fare subito un passo. Finalmente camminiamo insieme a qualche pellegrino. Al passo bellissima vista dei monti, dei prati, dei piccoli paesi, sulle creste filari di mulini eolici.


L'ambiente è molto simile alle nostre montagne solo che questo è rimasto genuino, rurale, senza turismo e traffico quasi nullo. Sembra il Veneto di 50 anni fa. In discesa entriamo in un fitto bosco dentro il quale visitiamo il monastero Benedettino di Obona.










Continuiamo per piccoli villaggi prevalentemente pastorizi, poi affrontiamo il secondo ma ben più impegnativo monte e arriviamo con fatica al passo. Queste tappe sono decisamente più dure del cammino francese, oltre la fatica dei saliscendi bisogna concentrarsi per essere sicuri dove si mettono i piedi, perchè i sentieri sono spesso sassosi. Brevi pause nell'impegnativa salita seguita da una lunga discesa spaccagambe.


Arriviamo stanchissimi a Pola. Il piccolo albergue è già pieno, optiamo per un hostal che sta di fronte al bel Palazzo Comunale. Questo hostal ha la fama di preparare cene speciali per i pellegrini: impossibile perderlo. Il menù della cena proponeva dei piatti tradizionali asturiani. Tutte le portate erano esagerate e alla fine a Leo quasi scoppiava la pancia perchè non si è saputo fermare. Tejada asturiana e altri piatti con verdure e carne, infine 5 dolci a testa. Il padrone controllava che mangiassimo veramente tutto. Abbiamo fatto riserva di carburante. Questa dovrebbe essere stata la tappa più dura di questo cammino, salvo sorprese.
Muchas gracias agli amici lettori!
¡Hasta Luego!

lunedì 20 luglio 2009

Da Salas a Tineo

3^ Tappa, Km 19.
Uscita dal Castello alle 6,30 entriamo ancora al buio in un bosco di castagni e querce, seguiamo il corso del torrente di Salas, la salita è dolce ma continua.


Vicino al passo incrociamo nuovamente i lavori per la costruzione dell'autostrada, e facciamo diversa strada tra lavori, deviazioni e strada statale. Ma siamo ricompensati, poco dopo sopra una verde collina vediamo un bellissimo cavallo bianco, sembrava quello di Gandalf. Arrivati al passo siamo su un altopiano e il sole comincia a farsi sentire, ma il cammino prosegue tutto all'ombra di alberi. E' tutto un sussegirsi di bestiame al pascolo fino alla nostra meta, Tineo.


Riusciamo ad alloggiare all'albergue del peregrino era già quasi tutto pieno (24 posti). In questa tappa cominciamo a incontrare diversi pellegrini che come noi hanno iniziato sabato da Oviedo, diversi spagnoli, alcuni tedeschi e francesi, di italiani ci siamo solo noi.
L'albergue a sera è pieno anche nei posti a terra, in tutto saremo circa 35. Nel tardo pomeriggio visitiamo poco il paese che si presenta trascurato ma con molti lavori di restauro in corso. In un punto internet facciamo partire un po' di posta, poi a cena con Rafael (spagnolo) troviamo un locale (Paulon) dove si mangia bene e abbondante, si beve sidra e si spende poco, in più c'è Internet gratis. La serata passa in buona compagnia fino al ritorno in albergue.

domenica 19 luglio 2009

Da Grado a Salas

2^ Tappa, Km 21,5 + 3.
Partenza alle ore 7,05, subito affrontiamo la collina più alta della giornata. C'è un indolenzimento generale del corpo, tipico dei primi giorni, questa salita non ci aiuta a smaltirlo, ci sono strappi molto ripidi. Al passo visitiamo la Chiesa della Vergine del Fresno, a metà costa un piccolo cimitero ritagliato in mezzo al verde richiama proprio il riposo eterno. Il paesaggio intorno è molto simile alle nostre Prealpi-Alpi, simili i panorami, i borghi e i boschi.


Dopo la chiesa scendiamo dalla collina, ma ci accorgiamo che il cammino non è quello descritto dalla guida, poco dopo veniamo a sapere che è stato deviato perchè si sta costruendo una autostrada, così ci tocca fare almeno 3 Km in più. Il resto del percorso si snoda tra colline, boschi, pascoli, stalle, campi coltivate e fonti antiche che ci danno un po' di refrigerio. Il tempo è buono, la temperatura fresca ma camminare sotto il sole fa sentire sempre caldo.


Arriviamo alla nostra meta, Salas, evitiamo l'albergue del peregrino perchè piccolissimo, 6 posti, e optiamo per il Castello. Salas è bellissima, un piccolo gioiello, un paesino ben curato, pulito, pieno di fiori, ha il suo torrione medievale, la sua Collegiata appartenuta a monache francesi, il Castello... appunto e le piazzette.


Girando un po' scopriamo una meravigliosa passeggiata urbana che si snoda sulle sponde di un torrente da far impallidire il nostro Lusenzo. Hanno perfino ricreato vari ambienti acquatici deviando un po' l'acqua del torrente e mettendoci sopra delle passerelle di legno. Chiusura della giornata con cena al Castello.
¡Saludos!

sabato 18 luglio 2009

Da Oviedo a Grado

1^ Tappa, Km 26,5.
Il primo pellegrino nei cammini di Santiago fu il Re delle Asturie Alfonso II^ detto "Il Casto" che partì da Oviedo per raggiungere la tomba dell'Apostolo. Noi ci proponiamo di ripercorrere questo Cammino chiamato Primitivo perchè il primo.
Lasciamo Oviedo alle 7,20 con una temperatura di 11 gradi! Cominciamo a salire per la prima collina dove incontriamo un gruppo di scout di Cadice. Superata la collina alterniamo boschi a pascoli e camminiamo insieme a mucche, cavalli e pecore. Attraversiamo su un piccolo ponte medioevale il fiume Nora e saliamo per la seconda e ultima collina, immersi tra felci e querce. Notiamo delle strane costruzioni, tipo palafitte, sono in realtà dei granai Asturiani.


Al passo meritata pausa, scendiamo per una strada medievale e a mezzogiorno vediamo...una civetta! Per le strade non troviamo nessun pellegrino, questo cammino è ben diverso da quello francese. Costeggiamo le rive del fiume Nalon per un bellissimo sentiero ombroso. Sono quasi le 14,00 pranziamo in una locanda mangiando la fabada (una specie di minestra fagioli asturiana), le polpette e tipici dolci come el brazo del gitano, tutto casereccio e buono.


Alloggiamo a Grado alle 15,30, dopo un gran dormitone, giriamo un poco il per il pueblo, messa finale del sabato seguita da una esibizione di varie corali del posto. Grado è una popolosa cittadina non molto bella, ha solo alcuni angoli caratteristici e ci sono parecchi negozi chiusi, forse a causa della crisi, inoltre non è pulita come Oviedo. Ma quello che più ci colpisce è una straordinaria somiglianza nel modo di fare e di rumoreggiare come i nostri concittadini.
¡Hasta Luego a todos!

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