Qualcuno diceva che in Spagna è Medioevo per Internet... allora qui sono all'età della pietra!
Pensiamo di arrivare in 6/7 giorni sperando anche che sulle montagne faccia più fresco, perché ogni giorno è peggio.
Ciao a tutti
Pierangela
lunedì 12 luglio 2010
domenica 11 luglio 2010
Clonas - Chavanay
12^ Tappa: 10km
... Ieri è arrivato un messaggio da Palermo: Federico ha rivinto il titolo italiano under 14 di scacchi (news). Gloria al Circolo Scacchistico Clodiense!
Partenza dal compeggio alle 6,35 oggi è domenica e decidiamo di fare una tappa breve perché arriveremo all'unico paese un po' più grande del solito. Questo ci permetterà sia di andare a messa che di andare in una pensione con l'aria condizionata perché il caldo è pesante (35 gradi alle 7 di sera).
Oggi seguiamo il cammino, riusciamo a trovare un bar per la colazione, ma qui in Francia per fare una colazione bisogna andare in 3 locali diversi: café, boulangerie, patisserie.
Ritroviamo il Rodano su un ponte trafficato, sono le 9,30 ed è già caldissimo.
Ci rechiamo subito in chiesa per la messa ma, sorpresa! Alla domenica non viene celebrata, solo di sabato sera... restiamo stupiti.
Non ci resta altro che recarci all'albergo dove non ci muoviamo più per tutto il giorno, ogni tentativo di mettere piede fuori dalla stanza è fallito. Solo verso sera un piccolo giro in paese a 35 gradi.
Buona cena nell'albergo e partita mundial, la padrona tifava apertamente per la Spagna, alla conquista del titolo sono seguiti canti spagnoli trasmessi al megafono.
CONGRATULAZIONI ai nostri parenti e amici spagnoli.
BONNE NUIT
PIERA Y LEO
sabato 10 luglio 2010
Revel Tourdan - Clonas
11^ Tappa, 25km
Partenza alle 5,30. Oggi decidiamo di non seguire il tracciato e facciamo una tappa trasgressiva. Seguiamo delle strade secondarie ma asfaltate, per velocizzare la tappa e per evitare un po' di saliscendi. Cartina in mano ci costruiamo il nostro percorso decidendo cosa evitare e cosa vedere.
In questo modo, riusciamo a vedere meglio i villaggi e le case, anche se di gente facciamo sempre fatica a incrociarne. Prima di BELLEGARDE scorgiamo un castello del 17^secolo. Il cammino su strada asfaltata è più facile in 3 ore riusciamo a fare 14 km. A La Chapelle de Surieu ci fermiamo in un bar per una bibita e un panino.
Riprendiamo la marcia in leggera discesa lungo il corso di un torrente, da questo momento le strade che abbiamo scelto si fanno un po' più trafficate, bisogna fare più attenzione specie nelle curve.
Arriva il solito caldo, troviamo ristoro in un bar ad Assieu. Leo si lamenta con un cliente del bar per il caldo e quello risponde: "Ma tu sei italiano, sei abituato al caldo!!!" Il gestore del bar ci da della benedetta acqua fresca da portare via.
Nell'ultima parte, camminiamo tra immensi frutteti di mele e pesche. Negli ultimi km volevamo riprendere il tracciato del cammino ma ad una curva abbiamo imboccato una strada parallela che era tutta assolata.
Arriviamo al camping prenotato, lo chalet e' un po' una delusione, fa molto caldo e in più siamo fuori dal paese, questo ci deprime un poco. Il camping è praticamente vuoto ma nel pomeriggio, incredibilmente, si riempie soprattutto di olandesi. Quando rinfresca ci tiriamo su con un bagno in piscina e una buona cenetta. Alla sera mentre vediamo Germania-Uruguay nella TV del nostro chalet, continuo via-vai di olandesi che vogliono sapere il risultato, ma loro sono agitati per la finale di domenica.
BONNE COUPE DU MONDE
PIERA Y LEO
La Cote St. Andrè - Revel Tourdan
10^ Tappa, 23Km
Partenza alle 6.00 dopo la migliore colazione di tutto il cammino fatto finora: caffè, pane con burro e marmellata di lamponi, 4 tipi di brioche e dolci, macedonia, albicocche secche ammorbidite nello sciroppo, yogurt e spremuta d'arancia a volontà, inoltre un sacchettino di brioche da consumare nel cammino.
Il percorso di oggi è un camminare nella cresta delle basse colline che sovrastano la piana con due piccole salite impegnative. Le prime ore, le più fresche, camminiamo velocemente e ben presto raggiungiamo un paesino con un laghetto e una serie di canali e torrentelli in mezzo al bosco, molto belli, che i francesi chiamano Marais che significa palude o zona umida. Il paese, FARAMANS, è ricco di fiori di varie specie, nelle aiuole, nei giardini e nelle case e riusciamo anche a trovare un bar aperto. Uscendo dal paese scendiamo sulla piana in mezzo a vaste coltivazioni di grano, mais, girasoli e delle leguminose che non riusciamo a riconoscere. Siamo un po' esposti al sole che già alle 9 del mattino si fa sentire. Finita la piana, affrontiamo la salita tra i sassi e l'erba alta come spesso ci è capitato.
Arriviamo al paese, POMMIER-DE-BEAU-REPAIRE che domina la collina, molto accaldati e troviamo il bar chiuso. Un gentile signore ci offre dell'acqua fresca che accettiamo volentieri. Una cosa che ci sconforta è che il cammino non sempre ci accompagna fin davanti alle chiese e alle piazze dei paesi, ma addirittura a volte ci passa dietro così che ce le lasciamo sfuggire. Inoltre, gli esterni delle chiese, in particolare i campanili, sono più belli degli interni, in generale.
Usciti dal paese percorriamo la cresta delle colline immersi in un grande bosco di castagni che ci salva dalla calura. All'improvviso scorgiamo un grande rapace dai movimenti silenziosi e dalla apertura alare che copriva tutto il largo sentiero: un gufo!!!
Finiamo la tappa entrando nell'antico paese di REVEL TOURDAN che praticamente è un forno: piccole stradine e case con le mura ricoperte di grossi ciotoli adossato sulla dorsale della collina."L'ESCAPADE" e' l'unica locanda/bar che ha alcune stanze, ma è anche officina, carrozzeria, ristorante e pub, con posti solo all'aperto Ci danno una stanza un po' calda, ma fuori è peggio, e usciamo solo dopo le 7.00.
Incontriamo a cena ben 3 pellegrini austriaci, uno di loro è partito da casa, da GRAZ e arriverà a Santiago: è un pellegrinaggio di ringraziamento. La coppia invece partendo da casa, ogni anno dedica qualche giorno al cammino ripartendo dal punto d'arrivo dell'anno precedente.
Il locale lascia un po' a desiderare in quanto a pulizia e organizzazione, ma il padrone è il massimo: assomiglia a Asterix e Obelix messi insieme, cioe' basso come Asterix e grosso come Obelix e sempre a torso nudo. La cena preparata dall'antico guerriro gallico è semplice ma buona.
Piera e Leo
giovedì 8 luglio 2010
Charavines - La Cote St. Andrè
9^ Tappa, 29Km
Partenza alle 5,30.
Facciamo i primi km fuori percorso su strade poco trafficate fino a OYEU dove recuperiamo il cammino. Qui troviamo il bar chiuso e dobbiamo rinviare la colazione. Ultima salita breve ma molto impegnativa, poi entriamo nella piana dell'Isere.
Facciamo la salita con molte pause per non stancarci troppo, ma arriviamo comunque abbastanza provati alla sommità, da qui dominiamo la piana dell'Isere che sembra una piccola Meseta. Il panorama verso LIONE è interrotto da una grossa colonna di fumo bianco, veniamo poi a sapere che si tratta di una Centrale Nucleare.
Scendiamo al paese facendo la solita discesa ripida su sentiero sassoso, riusciamo a trovare un bar aperto ma vendono solo bibite e caffè, facciamo la spesa al supermercato e possiamo fare finalmente colazione. Da ora in poi il tracciato è pianeggiante salvo alcuni saliscendi. Decidiamo quindi di fare più km che possiamo, ma non facciamo i conti con il caldo: quando ripartiamo sono le 10,00 le strade sono poco alberate, il sole già picchia forte. Procedendo con pause sempre più frequenti e superando gli sgradevoli saliscendi arriviamo a LA COTE St. ANDRE' alle 14,00 dopo 29 km, in piazza il termometro segna 38 gradi!!!
Non immaginavamo di aver viaggiato con un caldo simile! Stanchissimi, cerchiamo un albergo, ma i più economici sono al completo, optiamo per l' "HOTEL de FRANCE" che per fortuna ha ancora stanze libere.
Riposiamo tutto il pomeriggio e alla sera nel ristorante molto raffinato dell'albergo ottima cena perché la cucina e' tenuta da un premiato e rinomato chef.
BONNE NUITE PIERA Y LEO
mercoledì 7 luglio 2010
Le Verou - Charavines
8^ Tappa, 23 Km
Partenza alle 6.00, lasciamo a malincuore il bel campeggio e riprendiamo la marcia. Come per contraddire quello che è stato detto sul percorso, troviamo strade asfaltate, senza traffico, larghe carrarecce, paesini con bar e negozi.
Arriviamo prima delle 7.00 a LES ABRETS e incredibilmente troviamo attività commerciali aperte e via-vai di persone. Finalmente facciamo colazione in un bar: niente a che fare con i villaggi addormentati dei giorni precedenti.
Anche oggi dobbiamo fare 400m di dislivello ma le pendenze sono ben distribuite e le strade notevolmente migliorate. Facciamo meno fatica dei giorni precedenti. In questa zona incontriamo spesso degli alberi di noce.
Verso la fine della tappa deviamo dal cammino per raggiungere il lago di PALADRU. E' un lago largo 1km e lungo 5,5km, famoso per due siti archeologici: un villaggio del neolitico e un villaggio medievale perfettamente conservato.
Arrivati a CHARAVINES ci rechiamo al campeggio, ma la roulotte prenotata si rivela degna dei siti archeologici. Così dirottiamo la scelta su un hotel "HOTEL BEAU RIVAGE" con vista sul lago e spiaggia privata pagando pochi euro in più. Abbiamo capito che non c'è uno standard di riferimento perché il camping era a 3 stelle.
Pomerggio di riposo sul lago come turisti.
La sera in un ottimo ristorante "HOTEL DES BAINS" cena superba con Claudine e Bernard, amici di Paolo Montanari, parlano tutti e due molto bene l'italiano e si sono rivelate delle persone squisite e molto disponibili a farci conoscere la cucina francese. Ottimi i pesciolini
di lago con i ravioli, i formaggi, i dolci e i vini.
BONNE JOURNE'E A TOUTS
PIERA Y LEO
martedì 6 luglio 2010
Riflessioni dopo la prima settimana di Cammino Gebennensis
Il percorso è quasi totalmente su sentieri, si cerca di evitare a tutti i costi le strade asfaltate anche quelle poco trafficate. Ad esempio una volta per evitare 100 m di strada provinciale senza traffico, abbiamo allungato per 1 Km su e giù per i boschi. Si trascurano spesso i centri abitati che vengono lasciati fuori 2 o 3 Km dal cammino. Questo è un problema per chi fa il viaggio a piedi perché uscire dal percorso anche di un solo Km, che considerando anche il ritorno diventano 2, comporta un'aggiunta di fatica che il camminatore quasi mai è disposto ad affrontare. Vanno meglio i viaggiatori in bici o a cavallo.
Mancano inoltre i principali punti di ristoro e di ritrovo per un camminatore che sono i bar e i negozi di alimentari: visto che lo zaino è già pesante, non lo si può ulteriormente caricare di provviste a lungo periodo. In questo modo c'è anche il rischio di attraversare la regione e non coglierne tutti gli aspetti.
Al contrario, nei cammini spagnoli il percorso è meglio distribuito: si attraversano sempre i paesi perché nati DAL cammino, quindi si alternano sentieri nei boschi, larghe carrarecce e strade asfaltate con traffico molto modesto. In questo modo, si vanno a conoscere meglio le abitudini e i modi di vivere delle persone del posto.
Per le prossime tappe abbiamo deciso di seguire il percorso in maniera più elastica: uscire dal tracciato quando è possibile farlo. Domani abbiamo intenzione di deviare e soggiornare al lago di Paladru.
LEO
Mancano inoltre i principali punti di ristoro e di ritrovo per un camminatore che sono i bar e i negozi di alimentari: visto che lo zaino è già pesante, non lo si può ulteriormente caricare di provviste a lungo periodo. In questo modo c'è anche il rischio di attraversare la regione e non coglierne tutti gli aspetti.
Al contrario, nei cammini spagnoli il percorso è meglio distribuito: si attraversano sempre i paesi perché nati DAL cammino, quindi si alternano sentieri nei boschi, larghe carrarecce e strade asfaltate con traffico molto modesto. In questo modo, si vanno a conoscere meglio le abitudini e i modi di vivere delle persone del posto.
Per le prossime tappe abbiamo deciso di seguire il percorso in maniera più elastica: uscire dal tracciato quando è possibile farlo. Domani abbiamo intenzione di deviare e soggiornare al lago di Paladru.
LEO
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