LEO RACCONTA: "Partenza alle 6:15, non troppo presto perché la tappa non è troppo lunga, è una tappa descritta dalle guide come un territorio che assomiglia al nostro paesaggio Veneto. Infatti dopo un primo tratto di periferia con caseggiati e condomini tipo viale Mediterraneo (come dice Vladimiro), si passa ad un paesaggio tipicamente rurale, con filari di pioppi, coltivazioni di ortaggi e viti.
Superiamo molti Cruzeiro, che sono caratteristiche croci in pietra che indicano la via del cammino. Dopo 7/8 km ci fermiamo per una colazione normale: tostadas, zumo de naranja y café solo. La cosa un po' sorprendente è stato che il vicino di un bar precedente ci ha vivamente consigliato di proseguire per il bar successivo perché migliore!!! Riprendiamo con un passo veloce, il cammino è diventato un treno, nei rettilinei numerose persone in fila, a questo punto i pellegrini sono tanti. Arriviamo a Cacabelos e nella prima chiesa che troviamo decidiamo di porre il SELLO sulla nostra credenziale, attraversiamo il paese senza fermarci, volevamo solo visitare la chiesa in cui è stato costruito un albergue nel cortile, ma è chiusa. Io è la terza volta che passo da qui ed è sempre chiusa, per restauro o altri motivi ma sempre chiusa. Passato Cacabelos entriamo nel cuore del Bierzo, per 8/9 km attraversiamo colline piene di vigneti, fino ad arrivare all'ingresso di Villafranca, qui c'è la chiesa che ha
ha la Porta del Perdon, che serviva ai pellegrini ammalati o feriti che non potendo giungere a Santiago attraversavano la Porta e ricevevano l'indulgenza plenaria.
Vicino alla Chiesa del Perdon si trova l'albergue di Felix che è stato restaurato, negli anni precedenti era più fatiscente ma famoso e ricercato anche se non proprio abitabile.
Giungiamo nel centro di Villafranca dove pranziamo con empanada y cerveza, alloggiamo all'albergue de la Piedra, famoso perché all'interno parte delle sue pareti sono costruite sulla roccia e questa la si vede affiorare, molto bello e caratteristico.
Qui sentiamo brutte notizie su O Cebreiro, sembra che ci siano troppi pellegrini e tutte le stanze private e non del piccolo centro siano esaurite, ci conforta però, nel tardo pomeriggio, una pellegrina di Como che fa il cammino per la 4ª volta, ci dice che ogni volta che arriva qui c'è la voce che è tutto esaurito, ma poi lei ha sempre trovato una stanza libera. Ci sentiamo più tranquilli e speriamo nella provvidenza, ma decidiamo comunque di partire presto all'indomani per arrivare prima possibile a O Cebreiro. La serata la dedichiamo come al solito al ristorante confidando anche nel buon vino bianco di questa zona.
Cena con BOTELLO DE REPOLLO, penso una botticella di maiale, piatto tipico del Bierzo simile allo stinco. Buona lettura a tutti."
¡Buen provecho peregrinos! Piera
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