4^ Tappa, Km 26.
Ci prepariamo nel giardino dell'albergue ancora al buio, dentro è tutto un brulichio di persone, lucette, scricchiolii di sacchetti per la preparazione degli zaini. Colazione a base di frutta con caffè al primo bar. Cominciamo il cammino, dobbiamo fare subito un passo. Finalmente camminiamo insieme a qualche pellegrino. Al passo bellissima vista dei monti, dei prati, dei piccoli paesi, sulle creste filari di mulini eolici.
L'ambiente è molto simile alle nostre montagne solo che questo è rimasto genuino, rurale, senza turismo e traffico quasi nullo. Sembra il Veneto di 50 anni fa. In discesa entriamo in un fitto bosco dentro il quale visitiamo il monastero Benedettino di Obona.
Continuiamo per piccoli villaggi prevalentemente pastorizi, poi affrontiamo il secondo ma ben più impegnativo monte e arriviamo con fatica al passo. Queste tappe sono decisamente più dure del cammino francese, oltre la fatica dei saliscendi bisogna concentrarsi per essere sicuri dove si mettono i piedi, perchè i sentieri sono spesso sassosi. Brevi pause nell'impegnativa salita seguita da una lunga discesa spaccagambe.
Arriviamo stanchissimi a Pola. Il piccolo albergue è già pieno, optiamo per un hostal che sta di fronte al bel Palazzo Comunale. Questo hostal ha la fama di preparare cene speciali per i pellegrini: impossibile perderlo. Il menù della cena proponeva dei piatti tradizionali asturiani. Tutte le portate erano esagerate e alla fine a Leo quasi scoppiava la pancia perchè non si è saputo fermare. Tejada asturiana e altri piatti con verdure e carne, infine 5 dolci a testa. Il padrone controllava che mangiassimo veramente tutto. Abbiamo fatto riserva di carburante. Questa dovrebbe essere stata la tappa più dura di questo cammino, salvo sorprese.
Muchas gracias agli amici lettori!
¡Hasta Luego!
martedì 21 luglio 2009
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