21 km.
Partenza alle 5,50 ma per l'ennesima volta dimentico le racchette e si riparte alle 6.
Il tempo è bello, l'aria è fresca si cammina con facilità. Entriamo nel bosco ed è ancora buio, usiamo le pile.
Ritroviamo gli scout di Sommacampagna e dopo la prima salita il volo di un aereo, che non vediamo per la nebbia galiziana, ci ricorda che siamo vicini all'aeroporto di Santiago. Sara e Mauro (aostani) ci aspettano al bar più vicino. Avevamo cominciato il cammino insieme, poi ci eravamo persi di vista a Estella, adesso è molto bello arrivare insieme a Santiago. Ci manca l'ultima salita, il famoso
Monte Gozo (monte della gioia). In breve arriviamo sopra il monte, ci sembra una passeggiata rispetto a due anni fa. Dall'alto vediamo Santiago!
Facciamo la discesa e incominciamo a percorrere la periferia e i quartieri moderni di Santiago. Superata la "
Porta del Cammino" entriamo nel centro storico. Percorriamo le vie antiche ed eleganti e attraverso un portico entriamo, pieni di emozione e commozione, nella piazza
Obradoiro. Davanti a noi la Cattedrale e al centro della piazza il Km 0.
A terra gli zaini, via scarpe e calzetti e foto per ricordare l'impresa!
Ci sdraiamo per terra ancora increduli ignorando i numerosi turisti di giornata che ci osservavano divertiti e ammiriamo la Cattedrale. Sono le 11,30. Riusciamo ad alloggiare vicino alla Cattedrale, andiamo alla messa del pellegrino alle 12,00 dove ritroviamo molte persone incontrate durante il cammino, in particolare Don Dino un giovane prete di Ascoli. Alla fine della Messa ci gustiamo il rito del
Botafumeiro, il più grande turibolo del mondo.
Al pomeriggio ritiro della
Compostela nella Oficina del Peregrino. Serata in attesa della
Tuna con altri pellegrini spagnoli, poi dalle 22,00 canzoni e danze con la Tuna di universitari di Santiago. Grande esibizione di Sara anche lei appartenente alla Tuna di Torino.
Ci sembra ancora impossibile: 800 km in 33 giorni. In fondo non è stato molto difficile!
Un caro saluto a tutti, ULTREYA!