lunedì 4 agosto 2008

Gli 800 km di Leonildo Mosca e consorte

Dal sito http://www.cavallimarini.it/
Gli 800 km di Leonildo Mosca e consorte
Leonildo Mosca, atleta dei Cavalli Marini, assieme alla moglie Pierangela Boscolo ha percoso interamente a piedi gli 800 km del pellegrinaggio di Santiago de Compostela durante il mese di luglio. I due hanno impiegato 31 giorni per arrivare al celebre santuario, percorrendo una media di 25 km al giorno.
Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui è la tomba di San Giacomo apostolo.
Le strade francesi e spagnole che compongono l’itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Oltre al significato religioso, per i coniugi il pellegrinaggio ha rappresentato un gesto atletico di tutto rispetto.

Link diretto alla notizia.

venerdì 1 agosto 2008

Da Rua a Santiago de Compostela

21 km.
Partenza alle 5,50 ma per l'ennesima volta dimentico le racchette e si riparte alle 6.
Il tempo è bello, l'aria è fresca si cammina con facilità. Entriamo nel bosco ed è ancora buio, usiamo le pile.
Ritroviamo gli scout di Sommacampagna e dopo la prima salita il volo di un aereo, che non vediamo per la nebbia galiziana, ci ricorda che siamo vicini all'aeroporto di Santiago. Sara e Mauro (aostani) ci aspettano al bar più vicino. Avevamo cominciato il cammino insieme, poi ci eravamo persi di vista a Estella, adesso è molto bello arrivare insieme a Santiago. Ci manca l'ultima salita, il famoso Monte Gozo (monte della gioia). In breve arriviamo sopra il monte, ci sembra una passeggiata rispetto a due anni fa. Dall'alto vediamo Santiago!


Facciamo la discesa e incominciamo a percorrere la periferia e i quartieri moderni di Santiago. Superata la "Porta del Cammino" entriamo nel centro storico. Percorriamo le vie antiche ed eleganti e attraverso un portico entriamo, pieni di emozione e commozione, nella piazza Obradoiro. Davanti a noi la Cattedrale e al centro della piazza il Km 0.

A terra gli zaini, via scarpe e calzetti e foto per ricordare l'impresa!


Ci sdraiamo per terra ancora increduli ignorando i numerosi turisti di giornata che ci osservavano divertiti e ammiriamo la Cattedrale. Sono le 11,30. Riusciamo ad alloggiare vicino alla Cattedrale, andiamo alla messa del pellegrino alle 12,00 dove ritroviamo molte persone incontrate durante il cammino, in particolare Don Dino un giovane prete di Ascoli. Alla fine della Messa ci gustiamo il rito del Botafumeiro, il più grande turibolo del mondo.
Al pomeriggio ritiro della Compostela nella Oficina del Peregrino. Serata in attesa della Tuna con altri pellegrini spagnoli, poi dalle 22,00 canzoni e danze con la Tuna di universitari di Santiago. Grande esibizione di Sara anche lei appartenente alla Tuna di Torino.

Ci sembra ancora impossibile: 800 km in 33 giorni. In fondo non è stato molto difficile!
Un caro saluto a tutti, ULTREYA!

giovedì 31 luglio 2008

Da Arzua a Rua

17 km
Partenza alle 6,15 dopo aver fatto una bella colazione, è ancora buio usiamo le pile. All'uscita del paese incontriamo 3 spagnoli, padre, madre, figlio e facciamo un tratto di strada insieme tra i boschi. Il padre in realtà è un hobbit: alto mezzo uomo, molto grosso, porta un enorme zaino e si aiuta con un lungo bastone con appesa una borraccia che in realtà è una bottiglia di plastica e sopra il bastone c'è un corno di toro. In fronte ha la pila, è sempre in movimento, non si ferma un attimo e quando piove ricopre il tutto con una mimetica militare, ma quando c'è il sole sulla fronte compare una fascia-fazzoletto a mo' di Federer. Purtroppo arriviamo ad una pietra miliare che indica due direzioni opposte <---> non sappiamo quale direzione prendere. La famiglia si divide e noi seguiamo la moglie e il figlio, ma ahimè è la strada sbagliata. Facciamo 1-2 km in più sulla strada ma ben presto ritroviamo il sentiero del cammino. Poco dopo troviamo i francesi e di lì a poco incomincia anche a piovigginare.
Camminiamo ancora, ma poi bisogna ripararsi e tiriamo fuori le mantelline cerate. Il vento aumenta, ma col fresco si cammina bene. In uno dei tanti boschi ritroviamo il gruppo di francesi tutti riuniti e fermi come aspettassero qualcosa ... forse il pullman? Cammina cammina... la pioggia si fa sempre più copiosa e i sentieri si stanno infangando. Vediamo alcune cose antipatiche: taxi pieni di zaini, persone che salgono nelle auto d'appoggio. Ma nonostante tutto molti pellegrini continuavano sotto la pioggia battente fino alla meta.
Noi, ben bagnati, ci fermiamo a Rua, le caviglie fanno un po' male così preferiamo riposare. Oggi al ristorante che ben conosciamo, prendiamo una succulenta paella di marisco + pulpo. Nel pomeriggio inoltrato ritorna il sole e arriva la notizia che gli amici di Aosta sono al paese vicino, domani ci rivedremo.

mercoledì 30 luglio 2008

Da Palas del Rei ad Arzua

29 km
Partenza alle 5,45 in Spagna è ancora buio e usiamo le pile per circa 1 ora. Facciamo 15 km senza mai fermarci tra oscuri boschi (per il buio) e piccole borgate, per arrivare a Melide città del pulpo. Ma vista l'ora presta, 9,15, optiamo per churro y chocolate, colazione prelibata e ricca di energia, alla spagnola. Dopo la visita alla chiesa del paese, per "sellar" la credenziale, ci rimettiamo in cammino per Ribaiso.
I boschi di eucalipto sono sempre più frequenti e attraversandoli si respira l'odore mentolato tipico di questi alberi; un paio di salite brevi ma dure ci portano a Ribaiso, in questo tratto incontriamo alcuni gruppi di scout tra cui uno di Verona e uno di Reggio Calabria. Arrivati a Ribaiso decidiamo di proseguire perché questo albergue è molto affollato. Un'altra breve salita e arriviamo ad Arzua, punto d'incontro tra il Cammino del Nord o della Costa e il nostro Cammino Francese.
Alloggiamo in un albergue-pensione e al ristorante Teodora prendiamo un chuleton con patatine (tipo fiorentina). La sera a messa ritroviamo un gruppo di anziani francesi che fanno il cammino, ma non sappiamo in realtà quanto camminino perché ogni tanto ci sono sui sentieri ma poco dopo non ci sono più.

martedì 29 luglio 2008

Da Portomarin a Palas del Rei

24 Km.
Partiamo alle 6, è buio e c'è fitta nebbia. Le pile ci aiutano molto, entriamo subito in un fitto bosco ma il sentiero è largo. E' tutto un susseguirsi di salite e discese molto dolci e alla fine la tappa ci è sembrata quasi riposante. Alloggiamo ancora in una pensione, ormai evitiamo gli albergue troppo affollati di gruppi chiassosi.
Palas del Rei non è bella e non ha centro storico. Speriamo si mangi bene, ve lo sapremo dire.

lunedì 28 luglio 2008

Da Sarria a Portomarin

22 km
Ieri all'albergue di Sarria, molto carino, camerata da 16 persone, 2 russavano moltissimo tutti i giovani cercavano di farli smettere con versi vari ma non c'era niente da fare. Piera ha preso il suo sacco a pelo ed è andata in corridoio a dormire in un divanetto.

Partenza ore 7 perché non abbiamo sentito la sveglia, abbiamo salutato Claudio che cominciava un tratto del cammino del nord di 400 km partendo da Oviedo. Prendiamo subito una strada fra le colline piena di boschi e campi coltivati. Incontriamo una coppia di amici brasiliani che hanno dormito all'aperto perché l'unico albergue di Barbadelo era strapieno. La tappa è un continuo saliscendi, il tempo è fresco e strada facendo incontriamo nuove persone, scout veronesi e romani.A Sarria mancano 110 km a Santiago (minimo per la compostela) e tutti i gruppi partono da qui perché avranno la Compostela del pellegrino. Sembrano molto lontane le giornate di silenzio e di pace vissute fin qui, l'atmosfera sta diventando quella di una gita domenicale o dei campi scuola parrocchiali con tutto un vociare. Tutto questo ci disturba un po', pero' conosciamo anche gente simpatica, ad esempio Elena, un avvocato di Torino che ha lasciato marito e 2 figli per fare il cammino da S. Jean. Arriviamo a Portomarin e alloggiamo nella stessa pensione di 2 anni fa. Aspettiamo la messa nella impressionante chiesa-fortezza ma il cura non si fa vedere.

domenica 27 luglio 2008

Da Triacastela a Sarria

Almeno 23 km.
Partenza alle 6,30 ritroviamo per la prima volta la nebbia, tipica delle mattinate Galiziane. Decidiamo di percorrere la via di Samos per vedere il Monastero. Poco dopo la strada si inoltra fra le colline, la nebbia si alza e lascia vedere uno spettacolo naturale che in Italia non vediamo più. Boschi con alberi secolari, ruscelli e acque limpide che scorrono, uccelli che cantano, fiori dai molti colori, poche case di pietra e tanto silenzio. Arriviamo a Samos da soli, la vediamo dall'alto, il paesino è dominato da un grandioso complesso formato dalla chiesa, il chiostro (il più grande di Spagna), e il convento che ospita anche i pellegrini. Possiamo visitare solo la chiesa.
La seconda parte del percorso per arrivare a Sarria è ugualmente bello, ma i suoi molti saliscendi ci tagliano le gambe e ci stancano, tanto da farci sembrare molti di più i km per arrivare a Sarria.
Qui incontriamo Claudio, un amico Italiano di Trento che ha già fatto molti cammini, trascorriamo il pomeriggio e la sera insieme.

sabato 26 luglio 2008

Da Cebreiro a Triacastela

21 km
Tappa di riposo, partenza alle 7,15, dai 1300 m del Cebreiro si cala ai 700 m di Triacastela. Qui entriamo nella Galizia rurale e troviamo piccolissimi villaggi di pastori e allevatori, i sentieri sono pieni di ginestre gialle in fiore. A metà tappa una statua di bronzo in onore al Pellegrino.
La tappa finisce in una discesa ripida che attraversa molte stalle con fuoriuscita di escrementi di mucca in abbondanza. A Triacastela ritroviamo tanti amici che avevamo un po' perso nelle tappe precedenti. Suggestiva messa in varie lingue del simpatico parroco che vuole dare il vero significato religioso al cammino che è cammino di vita, cammino interiore.

venerdì 25 luglio 2008

Da Villafranca del Bierzo a Cebreiro

30 km.
Partiamo dall'albergue alle 5,50, è buio. L'incendio pare sia stato domato, pioviggina. Prima ora di cammino con le pile. Poi comincia a piovere più forte. Ci fermiamo per mettere le mantelline, la strada è sempre asfaltata e seguiamo il corso del fiume Valcarce. Dopo 18 km decidiamo di proseguire fino al Cebreiro visto il tempo nuvoloso e fresco. Ultimi 9 km sono di sentiero e salita ripida, arriviamo alle 13,45. Prenotiamo la stanza in pensione perchè tutti si lamentano dell'albergue del peregrino. Ci riposiamo qualche ora, ne abbiamo bisogno. Alla sera cena presto e messa per la festa di Santiago.
Con questa tappa siamo entrati in Galizia, la terra dei boschi incantati, infatti il paesaggio è cambiato: molti pascoli, molti boschi, molto bestiame, ruscelli e fiori, odori nuovi anche sgradevoli (molte stalle), ma tutta naturaleza come dicono gli spagnoli.
La chiesa del Cebreiro è famosa per il miracolo dell'ostia che si trasformo' in carne e il vino del calice in sangue, tipo Bolsena.
Serata trascorsa in compagnia dei brasiliani a parlare di calcio, del Gremio, del S. Paolo e naturalmente del Milan.

giovedì 24 luglio 2008

Da Ponferrada a Villafranca del Bierzo

22 km
Torniamo a partire di notte, ore 5,40. Questa tappa è un susseguirsi di paesaggi già noti per noi italiani, nella prima parte sembra di essere in piena pianura padana con tanto di pioppeti e orti, tenuti molto bene. Più avanti prendiamo le colline e sembra di essere in toscana con colline piene di vigneti.
Arriviamo a Villafranca e visitiamo la chiesa di San Giacomo dove c'è la Porta del Perdon che si apre solo negli anni Giubilari e permette le stesse indulgenze di quella Compostellana. Alloggiamo all'albergue della Pedra, carino, solo che ha ancora i lavori in corso, la padrona infatti se lo sta finendo pian pianino da sola. La cosa singolare è che la casa è addossata ad una montagna e la montagna stessa entra nella casa formando una parete.
Questo pomeriggio a partire dalle 4,00 c'è stato tutto un via vai di elicotteri perchè nelle vicinanze, dietro le colline, c'è un incendio. Non ci siamo comunque persi di mangiare la Cecina, affettato locale di vacca, i peperoni del Bierzo e bevuto il famoso vino del Bierzo.
Ciao, ciao alla prossima!

NB: abbiamo fatto in tutto 592 km, ne mancano 183 per arrivare a Santiago.

mercoledì 23 luglio 2008

Da Foncebadon a Ponferrada

27 km.
Partenza alle 6,15, non ci fidiamo prima perché è più difficile seguire le frecce con sentieri al buio.
Leggera salita per 2 km, vegetazione bassa e poco dopo in lontananza scorgiamo la Cruz de Hierro con il suo cumulo di pietre ai piedi. E' l'alba ci avviciniamo alla croce in compagnia di Guto (brasiliano), intorno tutto è silenzio, si sente solo il vento, è il momento migliore. Lasciamo le nostre pietre sulle altre e ricordiamo anche tutti voi che ci leggete. La Croce di Ferro non è spettacolare, è piccola, bruttina, essenziale, è uno dei simboli più importanti del cammino, un'esperienza fondamentale per tutti i pellegrini.
Proseguiamo lungo il crinale dei monti, parlando con Guto della croce e dei suoi significati. Dopo il passo (1500 m, punto più alto del cammino) brusca discesa verso un delizioso paesetto, El Acebo, dove ci meritiamo una bella merenda. Riprendiamo la discesa, e arriviamo alle 12,00 a Molinaseca, il clima è dolce ci bagniamo i piedi nel fiume che la attraversa, pranziamo e riprendiamo la marcia verso Ponferrada che è in fondo alla valle. Scelta che si rivela infelice perché dopo 20 minuti di cammino la temperatura comincia ad alzarsi fino ad arrivare a 38 gradi! Gli 8 km che ci separano da Ponferrata sono una sofferenza continua, non si riesce a trovare un posto all'ombra. Finiamo sfiniti e optiamo per una pensione che troviamo davanti al Castello dei Templari, ci duchamos e restiamo a letto fino alle 8 di sera.

martedì 22 luglio 2008

Da Astorga a Foncebadon

26 km.
Partenza ore 5,40 è buio ma la strada ormai la conosciamo bene, ci avviamo fuori dalla cittadina verso il monte Irago, la salita è dolce ormai quasi non la sentiamo, arriviamo velocemente a Rabanal 20 km. Questo tratto 2 anni fa ci risultò molto più impegnativo, decidiamo quindi di proseguire per Foncebadon, 1400 m di altitudine, ma la salita si fa subito molto più ripida e complici il sole delle 12,00 e la stanchezza arranchiamo un po' e finiamo stanchi.
Arriviamo ad un piccolo (4/5) gruppo di case con 3 albergue, in passato fu sede di un Conclave, ora rimangono molti resti. Alloggiamo su quello che sembrava essere un bel Hotel con funzione anche di albergue, ma scopriamo che l'albergue è nella cantina, stanze piccoline con 12 persone!
Lungo tutta la tappa il paesaggio ormai è cambiato, ci sono piccoli boschi, bei panorami e aria più fresca di montagna. Passiamo il pomeriggio a riposare ad alta quota e scopriamo vicino all'albergue un piccolo locale che dentro si rivela delizioso, tutto addobbato in stile medioevo, gestori compresi. Mangiamo buonissime ternere e cervo, dolci al formaggio e al cioccolato. Se nel medioevo mangiavano così, stavano proprio bene!

lunedì 21 luglio 2008

Da S. Martino del Cammino ad Astorga

22 km.
Solita partenza prima dell'alba, oggi però l'aria è bella fresca e il cielo è nuvoloso. Rincorriamo ancora la nazional 120 ma dopo una decina di km il paesaggio cambia, ci avviamo verso le colline.
Attraversiamo dei boschi di quercia, alternati a campi di grano, allevamenti di bestiame, e osserviamo molte specie di uccelli. Abbiamo veramente finito la meseta.Un po' prima di mezzogiorno arriviamo ad Astorga, la cittadina in cui due anni fa siamo partiti per Santiago la prima volta, da questo momento in poi i luoghi li conosciamo già. Decidiamo di fare i turisti tradizionali, ritorniamo alla casa Maragata per mangiare il Cocido Maragato, giriamo un po' per le stradine, compriamo la specialità del posto: il cioccolato, e finiamo nel punto internet per farvi partecipi delle nostre giornate.

domenica 20 luglio 2008

Da Leon a S. Martino del Cammino

26 km.
A Leon finisce ufficialmente la meseta ma questa tappa ne è la degna continuazione: 26 km di strada asfaltata e non, che segue la nazionale 120.
Partenza alle 6,00, è domenica mattina, ci imbattiamo nella movida di Leon. Molto più tranquilla di quella di Burgos. Una particolarità: molte donne giovani indossano vestiti lunghi da sera degni di grandi feste.
Non ci lasciamo sfuggire una colazione a base di churros e cioccolato, fatta benzina camminiamo per 7 ore con molto sole e arriviamo in un micro paese dove troviamo un ospitale albergue con camere doppie e piscina con 6 euro a testa. Assoluto riposo per il resto della giornata, la piscina saltata perché il cielo si rannuvola e fa freddino. Cena nell'albergue, conosciuti vari pellegrini e scambio di esperienze e considerazione sul cammino.
Augustin, giovane brasiliano di S. Paulo istruttore di squasch, vuole il nostro indirizzo, è entusiasta del cammino fatto fino ad ora. Silvia di Bolzano impiegata, è un po' triste perchè fra poco il cammino finirà... In tutti traspare la gioia per l'esperienza che vivono, nonostante gli acciacchi, tutti condividono il fatto che il cammino si può comprendere veramente solo se lo si fà.

sabato 19 luglio 2008

Da Reliegos a Leon

25 Km. Partiamo ancora di notte sono le 5,30. Dopo qualche km una giovane slovena ci sorpassa con un'andatura che per noi sembrava velocità della luce, non la vedremo più, aveva fatto 400 km in 10 giorni!
A una delle solite pause Leo prova a bere la sidra asturiana, una bevanda leggermente alcolica (tipo birra) a base di mela, che per versarla nel bicchiere il barista teneva la bottiglia ad 1 m dal bicchiere e lo centrava. Solita noiosa tappa di meseta peggiorata dalla orribile zona industriale e dal caldo di Leon.
Arrivati in centro alloggiamo dalle Suore Benedettine in un vecchio monastero a due passi dalla Cattedrale. Bella accoglienza e camerata per matrimoni con circa 40 persone. Nei dintorni in un piccolo locale all'aperto pranzato a base di pulpito e patate con pimientos de padron, tutto squisito. Visita alla cattedrale, simile a quella di Burgos, ma l'interno un vero festival di vetrate e rosoni colorati, fatti nel XIII secolo e ancora da scoprire la tecnica adottata.
Centro storico molto vivo pieno di ottimi localini e un palazzo del Gaudi. Dopo la messa i pellegrini dell'albergue sono stati invitati dalle suore alla benedizione, ma in realtà si trattava della compieta che loro stesse recitavano e cantavano nella loro cappella. Hanno partecipato pellegrini di italia, francia, germania, norvegia, corea, slovenia, slovacchia, usa, messico, argentina, israele, polonia, australia, danimarca, belgio.....e altri che non ricordiamo.

venerdì 18 luglio 2008

Da Saghun a Reliegos

31 km, tappa record. Partenza alle 5,30 con la luna che ci accompagna. Anche oggi perdiamo le frecce in paese, le recuperiamo solo all'uscita del paese. Tappa monotona, ormai la meseta è sempre uguale, il cammino segue una noiosa strada asfaltata, in lontananza i rumori dell'autostrada e tutto intorno campi campi campi...
Preferiamo anche oggi camminare sull'asfalto. Alle 10,15 arriviamo a Burgo Ranero, troppo presto per fermarci, solo 18km, decidiamo di continuare ma il paese successivo dista 13km. Ci incamminiamo speranzosi di arrivare in fretta, ma il sole e la lunga strada dritta si rivelano una trappola....... ci sembra di non arrivare mai, il paesino non è mai in vista, ci scoraggiamo, fa caldo, la forze stanno finendo....... quando all'improvviso spunta una bodegas (cantina per il vino che si costruisce sotto terra).Siamo arrivati il paese, Reliegos, è lì. Alloggiamo all'albergue e dormiamo. Tappa di vera meseta.
Hasta luego a tutti!

NB: Piera ha cambiato per 3 volte le scarpe per il mal di piedi, ma la soluzione e' stata indossare le ciabattine rosa fuxia per circa 10km. I piedi sono migliorati!

giovedì 17 luglio 2008

Da Calzadilla a Sahagun

22 km, partenza alle 5,30. Subito perdiamo le frecce gialle del cammino e seguiamo la strada statale che comunque si rivela più comoda perché i nostri piedi non ne possono più di sassi. Strada facendo ci accorgiamo che il sentiero del cammino corre vicino a noi, ma preferiamo l'asfalto come due giovani polacchi che cantano continuamente canzoni di chiesa.
Arriviamo in fretta a Sahagun, prima del previsto e notiamo le case particolari fatte di fango e paglia chiamate adobe, per isolarsi dal caldo e dal freddo. 3 sono le chiese principali di Sahagun, fatte in stile mudjear cioè in mattoni metodo di costruzione arabo. Alloggiamo in un albergue privato in una stanza doppia.

mercoledì 16 luglio 2008

Da Villalcazar a Calzadilla de la Cueza

23 km, sveglia alle 4,30 partenza alle 5,15 con la pila in testa perché in Spagna il sole sorge attorno alle 7. Il cielo è stellato, si vede la via lattea.
Al primo paese troviamo i bar aperti facciamo colazione e la televisione annuncia Ronaldinho al Milan...WWWWWWWWW.
Subito dopo ci aspetta il tratto più lungo e impegnativo della meseta 17 km di nulla. La superiamo molto bene per la temperatura e il tracciato ma alla fine hanno sofferto moltissimo i piedi per il cattivo fondo di ciottoli del sentiero. Ci fermiamo a Calzadilla in un albergue, camerata da 30 persone, ma in compenso una piccola piscina. Buone notizie da casa: Giulia prende 30 in economia... wwwwwwwww! Noi festeggiamo con memorabile agnello Palenciano.
Domani dalla provincia di Palencia a quella di Leon.
Saluti a tutti!

martedì 15 luglio 2008

Dall'Eremo di S. Nicolas de Puente Fitero a Villacazar de Sirgua

28 km tappa sofferta, partenza all'alba con fresco, ma dopo le 11 il cielo sereno e il sole a picco ci hanno cotti.
A metà percorso a Fromista visita alla bellissima chiesa di S: Martin dalle proporzioni perfette in stile romanico.
Lasciamo la parte più bella della meseta e iniziamo una parte che affianca la strada statale, è più noiosa e più calda. Arrivo a Villalcazar alle 15,30 cotti e sfiniti, preferiamo dormire in una pensioncina. La cosa curiosa è che l'escursione termica non è solo dal giorno alla notte ma anche, tra l'ombra e il sole: all'ombra si gela, al sole si brucia. In paese chiesa a fortezza dei templari costruita nello stesso periodo di S. Nicolas.
Messa con Claudio, responsabile della Confraternita per il Veneto, e il figlio Giacomo che stanno facendo il cammino con noi. Cena con un buonissimo pollo alla Palenciana, decidiamo di partire a notte.

lunedì 14 luglio 2008

Da Hontanas all'Eremo di S. Nicolas de Puente Fitero

Km 20 partenza col gelo e tappa in meseta.
Arriviamo a S. Nicolas ancora freschi ma si impone la sosta e il pernottamento perché questo eremo è tenuto da italiani della confraternita di Perugia e il caso vuole che ci sia anche il responsabile italiano Rettore Paolo Caucci, appena ritornato da Santiago per una conferenza sulla via Francigena, pranzo e cena insieme.L'eremo e' una chiesetta restaurata del XII secolo protogotica, i pellegrini mangiano e dormono all'interno non c'è elettricità. Noi dormiamo in una piccola depandance dove ci sono i bagni e la cucina. Non c'è prezzo tutto è offerta. La sera una suggestiva cerimonia come recupero di una tradizione, il lavaggio e il bacio dei piedi ai pellegrini per dire loro che gli ospitaleri sono contenti della loro presenza e augurare un buon cammino.
Paolo Caucci professore universitario e studioso di storia è molto considerato per aver aiutato la Spagna per il rilancio del cammino, in Italia invece non viene preso in considerazione per rilanciare la via Francigena.

domenica 13 luglio 2008

Da Burgos a Hontanas

29 km partiamo poco prima dell'alba. E' domenica sono le 6,15 e passiamo tra le strade piene di ragazzi che concludono la movida del sabato notte, le strade sono sporchissime, molti bicchieri e bottiglie rotte, sembrano passati gli ultras di milan-inter una schifezza. Per fortuna che i ragazzi sono molto educati anche se sbronzi e ci incitano a camminare, dimostrano rispetto. Questo pero' ci fa ancora più pensare.
Primo giorno di meseta ma non c'è il caldo, è bellissima, il grano giallo si staglia su un cielo dalle mille sfumature di azzurro e migliaia di nuvolette bianche vengono trasportate dal vento, una delle tappe più belle.
Le salite ormai sono poche e ci spingiamo oltre le previsioni facciamo il record 29km e arriviamo a Hontanas. Albergue “El puntido”, è una casa antica di pietra ristrutturata molto bene, la nostra piccola stanza di 8 persone si rivela pero' un boomerang perchè si sono concentrati i più grandi roncheadores del cammino, notte in bianco.
Dopo la cena del pellegrino con Claudio e Giacomo canzoni all'aperto sul cammino (freddo boia permettendo).
Altra grande considerazione che possiamo fare è che si potrebbe benissimo fare un collegio docenti EUROPEO perchè c'è una forte concentrazione di insegnanti di tutti i livelli scolastici, compresi un preside argentino di Buenos Aires, sai che bello.
Vi salutiamo perché c'è gente che aspetta il computer, besos.

sabato 12 luglio 2008

Cena a Burgos

Hola amigos. Per completare, a Burgos cena da Morito, piatti giganteschi con 7 euro.

Da San Juan de Ortega a Burgos

Km 27, tempo ancora nuvoloso e bassa temperatura ci permettono di fare molti km con facilità.
Ad Atapuerca dopo 6 km c'è un sito importante a livello paleontologico, ritrovamenti di moltissime ossa umane di 800.000 anni fa, le più antiche in Europa.
Arrivo a Burgos (200.000 ab.) dopo 7 ore di cammino, attraversata tutta la zona industriale e la periferia riusciamo ad alloggiare in una modesta pensione, impossibile trovare all'albergue dei pellegrini. La giusta ricompensa dopo tanto cammino è la Cattedrale, e' fantastica, non ci sono parole adeguate per descriverla bisogna solo vederla. Gli amanti dell'arte ci andrebbero a nozze.
Abbiamo raggiunto il nostro primo traguardo dopo 286km di cammino siamo arrivati a Burgos da domani comincia la Meseta, un percorso di circa 200km che ci porterà a Leon.
Gli spagnoli dicono:
S. Jean pied de port- Burgos: INFERNO
Burgos-Leon: PURGATORIO
Leon-Santiago: PARADISO
Vi ricordiamo tutti e preghiamo per voi, ciao alla prossima.

venerdì 11 luglio 2008

Da Belorado a San Juan de Ortega

km 24, ultimo valico importante, i monti dell'Oca, prima di vedere quello sconfinato altopiano chiamato Meseta.
Per fortuna non c'era il sole e non ha mai piovuto, così con passo più celere dei giorni precedenti arriviamo al monastero di S. Juan de Ortega, la chiesa ha una struttura bellissima, forma strana quasi quadrata. Dopo una messa molto suggestiva altra benedizione ai Pellegrini sulla tomba di S.Juan, santo che oltre ai miracoli costruiva ponti nel cammino, questi santi si chiamano pontefici.
Oggi niente albergue ma un hostal niente male dove si stava al calduccio, fuori vento e freddo, temperatura sotto i 10 gradi. Provata una specialità di Burgos la morcilla, una specie di sanguinaccio insaccato con pane, buono ma pesantuccio.

giovedì 10 luglio 2008

Da S.Domingo a Belorado

Km 23. Albergue Cuatro Cantones con piscina per rinfrescare i viandanti che arrivavano accaldati da chilometri fatti fra il grano e sotto il sole caldo. Piazzetta circolare del paese molto spagnola. Ritrovati amici del cammino e notiamo come e' facile instaurare dei rapporti di amicizia anche tra persone con lingue diverse, tutti hanno più disponibilità verso il prossimo, nessuno si lamenta o scappa di fronte alla fatica o ai dolori che un po' tutti ci colgono.

mercoledì 9 luglio 2008

Da Viana a S. Domingo della Calzada, in 3 giorni!

7 luglio 2008 tappa Viana-Navarrete giornata fresca e percorso facile fatti 22Km retablo impressionante nella chiesa di Navarrete tutto dorato e appena restaurato. Conosciamo un torinese che gestisce un ristorante che ci dà delle dritte favolose sui menù e invita Leo a passare la notte alla festa di S. Firmino a Pamplona. Invito rifiutato. Durante il percorso abbiamo attraversato Logroño in una piazza c'è il gioco dell'oca più grande del mondo che si rifa' al Cammino. Colazione in piazza della Cattedrale con churros y chocolata...da provare.

8 luglio 2008 Navarrete-Azofra 22Km decidiamo di fare solo 16 km ma il fresco e il percorso facile ci spingono fino ad Azofra, ma nell'ultima ora di cammino il sole era a picco su di noi e l'ambiente era quello di un western. La terra qui e' rossa, grandi coltivazioni di vino, il più pregiato della Spagna, siamo nella Rioja. Strada facendo visitiamo Najera ridente cittadina di origine araba, buone tapas a pranzo e notevole cattedrale della Madonna dell'Iris. Ad Azofra alloggiamo in un nuovo albergue con piccola piscina per rinfrescare piedi e gambe, ci mettiamo in costume. Leo trova da giocare a scacchi con un tedesco e vince.

9 luglio Azofra-S.Domingo della Calzada 15km tappa corta per riposare un po' e per visitare bene S. Domingo. E' famoso per il miracolo del gallo e della gallina arrosti che resuscitano, per ricordare ciò, nella cattedrale in una bella stia vivono un gallo e una gallina bianchi. Interminabile ternera (bistecca) a pranzo.

Alla prossima !Hasta Luego¡

domenica 6 luglio 2008

Padre Franco, il Mestrino

Hola! Ci siamo dimenticati di raccontare che dopo la messa a Los Arcos il parroco ha benedetto tutti i pellegrini con una formula in 5 lingue e ha avuto parole personali per ogni gruppo di nazionalità. Con noi c'era anche un sacerdote di Mestre, Padre Franco, che faceva tappe lunghe in poco tempo. Uscendo dalla chiesa abbiamo scoperto che gira con un camper di appoggio con tanto di autista, questo vuol dire che lui non porta lo zaino pesante dei pellegrini e non frequenta gli albergue dei pellegrini.

Da Estella a Los Arcos... fino a Viana

Hola! Stiamo bene, eravamo arrivati a Estella terra del buon cibo e del buon vino, ma questa fama non la possiamo confermare, la cittadina è carina, ha belle piazze e chiese che pero' non abbiamo visto perché chiuse o in forte salita.

Tappa verso Los Arcos, 5 luglio, 21Km di assaggio della meseta, temperatura 34 gradi sole battente nell'ultima parte, sembrava non finire mai. Los Arcos si è rivelata una bella sorpresa, bellissima chiesa barocca con una bella madonna nera detta dell'Arco, qui ci siamo concessi un piccolo premio pernottando in una pensione, Hostal, con un vero letto e un bagno personale, abbiamo dormito molto. Nel bar della pensione tapas buonissime e nel suo ristorante ottimo menu' del pellegrino con pacharan finale.

Oggi, 6 luglio, tappa completamente sotto le nuvole, aria fresca temperatura 18 gradi Km19 fatti molto velocemente. A Torres del Rios visita ad una cappella di origine arabo-templare a pianta ottagonale molto bella. Pausa pranzo con chilometrici panini al chorizo e al jamon. Arrivo a Viana (Biana) pueblo interessante con la tomba di Cesare Borgia ai piedi della chiesa dove tutti potessero pestare la sua tomba. Dormiamo in un letto a castello tris.

Ciao al prossimo notiziario.

venerdì 4 luglio 2008

Da Obanos a Estella

Oggi partenza alle 6,30 fa freddo 8 gradi!
Passaggio al famoso Puente la Reina uno dei paesi più importanti del cammino, purtroppo le chiese sono chiuse, il ponte ci incanta.
Ora siamo ad Estella dopo 25Km di duro cammino sotto il sole ma ventilato, ora fa caldo. Fra poco andremo a visitare la città, dicono che si mangia molto bene, vi sapremo dire.
Con lo spagnolo andiamo benissimo, riusciamo a fare piccole conversazioni con tutti, parliamo di politica, del cammino, delle famiglie, dello sport.....
¡Hasta luego a todos!

giovedì 3 luglio 2008

Da Pamplona a Obanos

Siamo arrivati a Obanos, strada facendo siamo arrivati in cima all'alto del Perdon dove roteavano degli avvoltoi, la cima è famosa per i mulini eolici che danno energia elettrica, è significativa per i tanti racconti che ci sono sui pellegrini, la vista è immensa da un lato si abbandonano i Pirenei, dall'altro l'immensa piana che ci porta nella regione della Rioja famosa per il vino.
Arrivati a Obanos dopo 21Km posiamo gli zaini e facciamo altri 2+2Km per visitare a Eunate una stupenda cappella ottagonale la cui costruzione viene attribuita ai templari. Bellissimo albergue antico, buon vino locale, liquore Navarro Pacharan e vento freddo.

mercoledì 2 luglio 2008

Da Zubiri a Pamplona

¡Hola Amigos!
Pamplona e' una bella cittadina Navarra che ha dato i natali a Indurain è circondata nella zona antica da possenti mura, ci sono diverse porte per entrarvi ed ha ben 13 parchi curatissimi, altro che i nostri. La città si sta preparando alla festa di San Firmino in giro tutto è bianco e rosso, possiamo assicurarvi che le sue tapas sono squisite. L'abbiamo girata sotto pioggia e vento 15 gradi. L'albergue del peregrino era piccolino ma tenuto benissimo dai tedeschi perfetti in tutto e gentilissimi nell'accoglienza.

martedì 1 luglio 2008

Da Roncisvalle a Zubiri

Ieri (30 giugno) dopo una tappa molto dura e faticosa siamo arrivati a Roncisvalle terra di Carlo Magno e dei suoi paladini, è un monastero medioevale da dove partono i pellegrini spagnoli, infatti ieri sera c'è stata la messa e la cerimonia di benedizione dei pellegrini fatta dai padri priori del convento, abbiamo dormito nella collegiata insieme a circa 100 persone, era tutto pieno.
Oggi pensavamo di fare una tappa più facile ma poi si è rivelata dura un po' per i sentieri sassosi, i continui dislivelli e il caldo. Paesaggio fatato con boschi e paesetti di montagna che sembravano Kranjska Gora.
Ora siamo a Zubiri a circa 20Km da Pamplona, un po' stanchi ma soddisfatti.

domenica 29 giugno 2008

Da S.Jean a Roncisvalle

Oggi siamo arrivati a S. Jean in Francia, paesino medievale molto bello nel cuore dei Pirenei. Fra poco partiremo e faremo pochi chilometri di salita, dormiremo presso un rifugio-albergue. Domani completeremo la tappa con 20 Km di salita dura 1000m di dislivello e arriveremo al monastero di Roncisvalle. Siamo indenni dalla cucina francese poi passeremo alla spagnola che ci piace di più.
Quando potremo manderemo nostre notizie, per il momento i piedi stanno bene.
Ciao a tutti

sabato 28 giugno 2008

In Cammino... 2008

Già nel 2006, partendo da Astorga, avevamo percorso una parte del Cammino che porta i pellegrini di tutto il mondo a Santiago de Compostela. Quest'anno abbiamo deciso di percorrere per intero il cosidetto Camino Francés, la più importante e famosa strada tra quelle che compongono il Cammino di Santiago di Compostela. Lungo più o meno 800 km, questo inizia a Saint-Jean-Pied-de-Port, versante francese dei Pirenei, per raggiungere Santiago de Compostela, in Spagna, dopo aver attraversato Navarra, La Rioja, Castiglia e Leon e Galizia, e oltre a numerosi centri importanti come Pamplona, Logroño, Burgos e León.

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