27 km.
Partenza alle 6,15, non ci fidiamo prima perché è più difficile seguire le frecce con sentieri al buio.
Leggera salita per 2 km, vegetazione bassa e poco dopo in lontananza scorgiamo la Cruz de Hierro con il suo cumulo di pietre ai piedi. E' l'alba ci avviciniamo alla croce in compagnia di Guto (brasiliano), intorno tutto è silenzio, si sente solo il vento, è il momento migliore. Lasciamo le nostre pietre sulle altre e ricordiamo anche tutti voi che ci leggete. La Croce di Ferro non è spettacolare, è piccola, bruttina, essenziale, è uno dei simboli più importanti del cammino, un'esperienza fondamentale per tutti i pellegrini.
Proseguiamo lungo il crinale dei monti, parlando con Guto della croce e dei suoi significati. Dopo il passo (1500 m, punto più alto del cammino) brusca discesa verso un delizioso paesetto, El Acebo, dove ci meritiamo una bella merenda. Riprendiamo la discesa, e arriviamo alle 12,00 a Molinaseca, il clima è dolce ci bagniamo i piedi nel fiume che la attraversa, pranziamo e riprendiamo la marcia verso Ponferrada che è in fondo alla valle. Scelta che si rivela infelice perché dopo 20 minuti di cammino la temperatura comincia ad alzarsi fino ad arrivare a 38 gradi! Gli 8 km che ci separano da Ponferrata sono una sofferenza continua, non si riesce a trovare un posto all'ombra. Finiamo sfiniti e optiamo per una pensione che troviamo davanti al Castello dei Templari, ci duchamos e restiamo a letto fino alle 8 di sera.
mercoledì 23 luglio 2008
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