martedì 22 luglio 2014

8ª tappa 27 km NAJERA - GRAÑON

ÌLEO RACCONTA: "Partenza alle 5:40, al buio ci perdiamo le rocce rosse delle colline che sovrastano Najera. Lungo il percorso giovani spagnoli recitano il rosario in continuazione, scopriamo che ci sono due sacerdoti nel gruppo.
Sorge il sole, sarà una giornata calda.
                          
Desayuno ad Azofra, siamo io Carlo e Delia, Roberto purtroppo è pieno di vesciche, fará solo gli ultimi 7 km  camminando, gli altri in autobus. I paesaggi sempre più ampi, un'anteprima della mesetas, ci portano sopra un colle dove è stato costruito un campo da golf e un complesso residenziale, oscenità per il cammino! 
                           
Dall'alto intravediamo S. Domingo de la Calzada, la città del miracolo della gallina.
Pranziamo con tortillas y cerveza e visitiamo la chiesa dove ancora oggi c'è una stia con un gallo e una gallina vivi. 
                                               
                                             
CONTINUA.....
Usciti da Santo Domingo il sole la fa da padrone, la temperatura aumenta. Gli scenari sono un'anticipazione della mesetas con grandi distese di grano alternati da vigneti della rioja tutti di vino rosso molto forte, tipo cabernet.
Delia tormentata dalle vesciche ci lascia andare, cammina molto lentamente, peccato aveva una preparazione fisica invidiabile, ci ritroveremo con Roberto nell'albergue del campanile di Grañon.
A Grañon siamo tra i primi pellegrini ad arrivare, l'albergue è singolare, si alloggia in un campanile e si dorme per terra, le hospitaleros sono simpatiche, ci accolgono con semplicità ma con molto calore e ci spiegano le regole e le proposte dell'albergue che è donativo, cioè non c'è prezzo da pagare ma un'offerta.
Delia arriva molto attardata e Roberto le va incontro per aiutarla portandole lo zaino negli ultimi metri. Nelle vicinanze c'è una piscina, Carlo vorrebbe andarci ma è fuori pueblo e preferiamo un bar dove tra l'altro vediamo il tour FORZA NIBALI... Tortillas y bocadillos sono buonissime e a basso prezzo.
Andiamo a messa nella bella Chiesa di Grañon, intanto il campanile si riempie di italiani, fra i tanti Rosa pugliese che vive a Reggio Emilia, Maurizio e Simonetta dal Piemonte, Giovanni da montebelluna. Io mi informo se qualcuno cura le vesciche e mando Delia e Roberto da Manuel, una specie di guru da Ginevra che gestisce l'albergue vicino, molto sui generis, ma lì medica entrambi. La cena è molto conviviale e goliardica, la vulcanica Rosa fa la pasta e si raccontano aneddoti e disavventure del cammino, Roberto la fa da padrone.
Finisce la serata con un momento di riflessione molto suggestivo, a lume di candela nel coro della Chiesa, che ci lascia qualcosa di magico.
¡A mañana amigos!"

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