martedì 6 luglio 2010

Riflessioni dopo la prima settimana di Cammino Gebennensis

Il percorso è quasi totalmente su sentieri, si cerca di evitare a tutti i costi le strade asfaltate anche quelle poco trafficate. Ad esempio una volta per evitare 100 m di strada provinciale senza traffico, abbiamo allungato per 1 Km su e giù per i boschi. Si trascurano spesso i centri abitati che vengono lasciati fuori 2 o 3 Km dal cammino. Questo è un problema per chi fa il viaggio a piedi perché uscire dal percorso anche di un solo Km, che considerando anche il ritorno diventano 2, comporta un'aggiunta di fatica che il camminatore quasi mai è disposto ad affrontare. Vanno meglio i viaggiatori in bici o a cavallo.
Mancano inoltre i principali punti di ristoro e di ritrovo per un camminatore che sono i bar e i negozi di alimentari: visto che lo zaino è già pesante, non lo si può ulteriormente caricare di provviste a lungo periodo. In questo modo c'è anche il rischio di attraversare la regione e non coglierne tutti gli aspetti.
Al contrario, nei cammini spagnoli il percorso è meglio distribuito: si attraversano sempre i paesi perché nati DAL cammino, quindi si alternano sentieri nei boschi, larghe carrarecce e strade asfaltate con traffico molto modesto. In questo modo, si vanno a conoscere meglio le abitudini e i modi di vivere delle persone del posto.
Per le prossime tappe abbiamo deciso di seguire il percorso in maniera più elastica: uscire dal tracciato quando è possibile farlo. Domani abbiamo intenzione di deviare e soggiornare al lago di Paladru.
LEO

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