15^ Tappa: 25 Km
Dopo la notte, passata bene in roulotte, facciamo la colazione e partiamo alle 6.00, fa fresco. Salita subito impegnativa per raggiungere il Col du Tracol a 1200m, seconda asperità di questo cammino. Il sentiero è molto largo e piacevole, il bosco è prevalentemente di abeti che però non sono quelli delle nostre Alpi: questi sono rossi e bianchi.
Mentre saliamo vediamo davanti a noi uno scoiattolo e qualche minuto dopo un mustelide: donnola o martora? Il Col du Tracol è spartiacque tra il Mediterraneo e l'Atlantico: superato il passo tutte la acque che troveremo arriveranno all'Oceano.
Si alza un fortissimo vento che non ci abbandonerà per tutta la giornata. Piccola sosta al bar della Gite di Les Setouxt, oggi in Francia è Festa Nazionale e nella Gite stanno preparando per festeggiare.
A questo punto credevamo che la fatica maggiore fosse alle spalle, invece il tracciato continua nervoso con un'infinità di saliscendi con strappi molto impegnativi. Paradossalmente il fortissimo vento ci aiuta a mantenerci freschi anche se a volte le raffiche ci sbilanciano in maniera preoccupante. Nel bosco troviamo molti mirtilli, finalmente riusciamo a vedere dei cervi in una radura, poco dopo spaventati da un trattore ne vediamo altri 3.
L'ultima salita più che un sentiero sembra un'arrampicata, imprechiamo verso chi ha scelto questo tratto al posto di un sentiero più dolce. Adesso l'ultimo tratto è in leggera discesa verso la meta, siamo molto stanchi, il vento aumenta di intensità, gli alberi ondeggiano paurosamente, ma la sorpresa è il sentiero è interrotto da numerosi alberi divelti... tra cui quello che aveva i segnali del cammino! Aggiriamo gli ostacoli entrando nel bosco.
Molto provati arriviamo al nostro albergo, Les Platanes, alle 13.30 e nel giardino con grandi alberi adibito a ristorante mangiamo un'insalatona. Verso sera dopo il riposo piccolo giro turistico in paese. Singolare in una chiesa 12 tavole del 16^ sec. che ad ogni mese dell'anno, con le sue tipiche attività, veniva ambientata anche una parabola.
A cena ritroviamo le insegnanti austriache con il loro giovane preside che le ha raggiunte dall'Austria per camminare insieme un paio di giorni, sembravano molto affiatati. Il preside successivamente sarebbe andato a percorrere un tratto della Via Francigena verso Roma come fa ogni anno.
Nel ristorante anche un gruppo di ciclisti Belgi che avevano come meta Nizza.
A DOMAIN
PIERA Y LEO
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